CRISTIANESIMO  IN  LIGURIA
(di Guido Zunino ed Enrico Zanotti)

 

ella Genova pagana dei primi anni dell'era attuale era giunto da lontano un grido di fratellanza e di pace che aveva risuonato tra l'Arx Iani (Sarzano), il Castelum (Castello), il Paraxum (Palazzolo), e giù fino al Molo Giano: era la religione cristiana.
     E' noto che in Provenza, MARSIGLIA prima e NIZZA in seguito (vedi ad esempio la "Leggenda di S. Maria Maddalena") furono le prime città del nord Mediterraneo con la presenza di fedeli cristiani, e poiché Genova era in stretti rapporti  marittimo-commerciali con queste città è da ritenersi che questa nuova religione giungesse anche nella città ligure già tra il I e il  II secolo.
     Oltre vari simboli cristiani primitivi, un prezioso cimelio che dimostrerebbe come il Cristianesimo si sia diffuso nella città di Genova già in quei primi secoli è la nota EPIGRAFE "Chrisafi in pace", incisa su una lastra tombale del II secolo, ora posta nei pressi della piazzetta di "S.Giovanni il Vecchio", sulla parte sinistra nella parete esterna lato nord dell'attuale Duomo della città, la Cattedrale di San Lorenzo .
      L'epigrafe di CRISAFO (nome greco che significherebbe "Luce d'oro") è dunque, fino a che non verranno trovati altri reperti più antichi, da ritenersi il primo monumento funebre cristiano di Genova.
      A Genova, come in molte altre città, i primi cristiani sceglievano località di campagna per  incontrarsi senza destare l'attenzione del potere politico ed imperiale che li vedeva spesso come sovversivi.     Iniziarono così la predicazione e le loro riunioni fuori dalle mura cittadine.

Pianta della città di GENOVA con la posizione delle chiese più antiche

Immagine tratta da:  T.O.De Negri - "STORIA DI GENOVA" - Ed. A.Martello - Milano 1968, pag.112

     Uno dei primi luoghi prescelti era appunto, dove sorgerà poi la sede dei primi Vescovi di Genova ed il  primo Duomo, la BASILICA DEI XII APOSTOLI (ora chiesa di "San Siro"), che all'epoca si trovava nel BURGUS, decisamente fuori dalla cinta muraria cittadina che allora proteggeva solamente l'OPPIDUM o CASTELLO sull'omonima collina sovrastante il porto, vero centro nevralgico della città dell'epoca.
     Altre località frequentate dai primi cristiani genovesi furono: gli ORTI DI SAN ANDREA(dove i milanesi del VI secolo fecero sorgere il "Brolio"), gli ORTI DI SAN DONATO(ancora esistenti nel XIII secolo), gli ORTI DI BANCHI(che nell'VIII secolo dovevano provvedere l'olio ed il vino ai monaci di Bobbio), il CAMPETTO(che nel secolo XIII, per il gran numero di fabbri argentieri che lì operavano, sarà chiamato "Campus Fabrorum"), i LUCOLI( boschetti posti tra "Susilia" e l' "Acquasola", e dove ancora nel XIII secolo il Monastero di S.Giacomo e Filippo è detto "Di Lucoli"), il MIRTETO(ora "Multedo"), i VIGNETI(in mezzo ai quali sorgerà la "Chiesa delle Vigne"), il CANNETO(ora "Cannetto il lungo" e "Canneto il corto"), la VIA DEL CAMPO, i PREDI(che deriva da "Praedia" o prati), FASSOLO(luogo coltivato a fasce).    Tutti questi luoghi,  non ancora abitati diffusamente, erano tutti suburbi della città fortificata che si trovava racchiusa sull'antico colle soprastante di CASTELLO.  
     E' tradizione antichissima che la prima evangelizzazione della Liguria spetti a SIRO, Vescovo di Pavia, ed al suo compagno San GIUVENZO, tra la fine del I ed i primi anni del II secolo.     Ma il primo a portare la religione cristiana nella vicina zona di Asti fu un prode ed illustre militare di nome CALOCERO, che verrà poi martirizzato ad Albenga nel 134, e perciò questa cittadina ligure ebbe il suo martire (San CALOCERO) già sotto l'Imperatore ADRIANO.     
     Molti altri studiosi ritengono però che le prime predicazioni della fede Cristiana in Liguria, ed in particolare a Genova, sono datate ai tempi di papa LINO(?-76), di San NAZARIO(37-76) e San CELSO(?-76) che è accertato annunciassero il Vangelo sulla spiaggia genovese di Albaro già nel 58, dopo essere sbarcati alle Grazie presso il Mandraccio.     La prima comunità Cristiana, delimitata territorialmente ed affidata ad un governo pastorale Vescovile(Diocesi), viene invece fatta risalire al III secolo.
     Una comunità cristiana fiorente esisteva a LUNI, prima provincia della TUSCIA confinante con il genovesato, da cui venne EUTICHIANO che fu papa dal 275 al 283.
     A LODI VECCHIO, presso il ponte sul fiume Sillerio nel 286 fu martirizzato il soldato romano VITTORE, assieme ai soldati della Mauritania NABORRE e FELICE e i cui resti furono tutti trasportati a Milano dalla matrona SABINA e Genova, in omaggio a questo gesto, intitolò a VITTORE e SABINA una chiesa (Santa Sabina) poco distante dalla basilica dei XII Apostoli (S.Siro).
     DIOCLEZIANO(284-305) nel III secolo stabilì che la Diocesi Italiciana(Liguria, Emilia, Lombardia), con capitale MILANO  , fosse governata da due Vicari: "Vicarius Urbis Romae" e "Vicarius Italiae".     E Genova, in collegamento viario diretto con Milano(attraverso la via "Postumia" occorrevano solo tre giorni), acquisterà grande importanza per lo sbocco commerciale di tutta la regione verso la Francia e verso gli altri porti del Mediterraneo (Sicilia ed Africa comprese), confermando così la sua importanza marittimo-commerciale.
     In PIACENZA, un'altra città vicina in continui rapporti commerciali con Genova e la Liguria attraverso il passo di Centocroci, Varese e Castiglione utilizzando il porto di SEGESTA TIGULLIORUM (Sestri Levante), veniva ucciso _il 3 luglio 303 ANTONINO, in applicazione dell'editto contro i soldati di fede cristiana pubblicato dall'Imperatore l'anno precedente.
     Nel IV secolo, sotto il governo di TEODOSIO(346-395), Sant'AMBROGIO(da Milano) fece costruire a Genova, città in cui il Cristianesimo si andava diffondendo, numerose Cappelle e Chiese tra cui anche la prima Basilica sepolcrale di San Lorenzo.
     D
opo il IV secolo, con la diminuita fortuna economica e civile di Marsiglia e l'intensificarsi delle continue scorrerie di tribù barbare dal nord, Genova riesce quindi ad affermarsi  economicamente negli interessi dei commercianti mediterranei con le sue rotte via mare da e per la pianura Padana.     La città viene così a confermarsi, come crocevia, al centro di un sistema di relazioni politico-commerciali tra AQUILEIA(porta d'Oriente) ed ARLES(porta di Occidente).     La sua posizione centrale viene riconosciuta poi nella nuova provincia delle "Alpi Appennine", istituita dal Generale COSTANZO nel 421, e chiamata anche "Nuova Liguria" o "Liguria Alpium" o "Liguria Maritima" con capitale Genova, mentre dopo il Po esisteva la "Liguria Transpadana" che aveva  per capitale MILANO.
     Il Cristianesimo come detto si diffonderà diffusamente a Genova presumibilmente tra il IV e il V secolo, con l'uso dei relativi Simboli, anche se i costanti contatti con la Provenza (dove il Cristianesimo si era già diffuso ampiamente nel I secolo) possono aver agevolato qualche precedente limitato inserimento, come dimostrerebbe anche la lastra tombale di CRISAFO precedentemente citata.
     I primi Vescovi genovesi (accertati dal Beato Jacopo da Varagine nel 1200) furono: San VALENTINO(?-325), San FELICE(?-345), San SIRO(335-381), San DIOGENE(?-400) e San ROMOLO(inizio V secolo), San SALOMONE, PASCASIO, EUSEBIO.
    
 Il definitivo disfacimento dell'antico Impero Romano inizierà nel 395, con la morte di TEODOSIO, quando l'antico territorio imperiale verrà suddiviso in Impero Occidentale ed Impero Orientale.     L'Impero Occidentale sparirà poi definitivamente nel 476, quando ODOACRE (deposto l'ultimo imperatore romano ROMOLO AUGUSTOLO) si farà proclamare Re e l'Impero Orientale diventerà Impero Bizzantino.     Conseguentemente il Cristianesimo sarà l'unico riferimento a cui volgersi in un periodo senza punti certi e si diffonderà in tutti i territori europei, a volte trasformandosi in "MONACHESIMO".

 

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