L'ORIGINE
DI GENOVA
(di Guido Zunino)
' accertato che dalla Liguria verso la Pianura
Padana esistevano già contatti commerciali tra il 4.000 e il 3.000 a.C. quando
dalla costa si portava a nord l'OSSIDIANA. Mentre attorno al
3.000 erano frequenti gli scambi commerciali tra la Provenza, la Liguria, la
Pianura Padana occidentale e i laghi Svizzeri di manufatti di vario genere,
scambi che naturalmente continueranno poi anche in epoche successive.
Ora, parlando della nascita della città di GENOVA, tra le due principali tipologie di formazione di una qualsiasi città ("SPONTANEA" o "FONDATA"), si può affermare con certezza che GENOVA è senza dubbio una città SPONTANEA.
In base alle conoscenze attuali non è
possibile
stabilire con certezza una data precisa di origine della città. Le più
antiche notizie certe di presenza organizzata (reperti trovati in scavi) si riferiscono ad un periodo che varia dal IX
al VI secolo a.C. , ma probabilmente i primi insediamenti sono ancora precedenti
(alcuni studiosi parlano del 1900 a.C. e del 1550
a.C.), anche se non sono stati ancora trovati i reperti che lo dimostrerebbero pienamente
o perché coperti dalle stratificazioni dei periodi successivi o perché ancora sotto gli edifici dell'attuale città.
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SITUAZIONE GEOLOGICO -
OROGRAFICA |
Certamente, osservando accuratamente la tipologia del
territorio e la forma della costa, la vera nascita è molto più antica e da
attribuire ad un naturale agglomerato spontaneo di semplici pescatori che
trovavano nell'ansa del MANDRACCIO un sicuro riparo
dalle mareggiate sia di "libeccio" che di "scirocco".
Pescatori che alcuni studiosi ritengono fare parte degli ABORIGENI, antica
popolazione indigena della zona.
Quando a causa delle prime incursioni, pseudo
piratesche o di vicini pescatori rivali, non sarà più sufficiente una semplice
capanna sulla riva del mare, ma diventerà necessario proteggere la propria vita,
quella dei propri famigliari e le poche povere cose indispensabili alla
sopravvivenza, sorgerà nelle immediate vicinanze, sulla collina di Castello o
Sarzano, alle spalle dell'insenatura adibita ad attracco, un primo "CASTELLARO"
fatto con una semplice palizzata di recinzione di tronchi di legno e pali
piantati nel terreno, come avvenne anche in altri numerosi agglomerati della
vicina riviera (Camogli, Pignone, Zignago).
In seguito, questi semplici pescatori si dedicheranno
al trasporto di poche cose verso altre spiagge, iniziando così i primi
scambi-baratti di legno, formaggio, olio, carne e semplici manufatti tra
gli abitanti delle colline circostanti e altri piccoli agglomerati via via
sempre più lontani.
A questo punto della nostra storia nasceranno i primi
scambi marittimo-commerciali, ed altre popolazioni, in espansione dal vicino
medio oriente, troveranno interessante questo approdo così naturalmente protetto
e già attivo commercialmente verso l'entroterra. Si
affiancheranno perciò alla popolazione esistente, non sovrapponendosi e fondando
una propria"colonia", ma alleandosi e lasciando sul posto solo alcuni "incaricati"
per le operazioni di scarico-carico delle loro navi e per prendere i contatti e
gli accordi per gli scambi commerciali.
Esiste anche un'altra interessante teoria sulla
posizione della prima città di Genova, suffragata dal pensiero e dalle deduzioni
di molti studiosi(antichi e moderni), la "teoria
di STALIA", che date le sue particolari caratteristiche potrebbe anche
essere decisamente anteriore a quella che è ora comunemente accettata.
Un capitolo a parte riguarda il significato del nome di GENOVA, in quanto le sue origini non sono certe e definite storicamente con iscrizioni o citazioni in opere preromane o greche antiche. Vari studiosi di storia locale ne attribuiscono la derivazione, di volta in volta, ad alcune parole in lingue antiche con diverso significato. Tra le etimologie più accreditate vi è quella del nome "ZENA" che viene citata come derivazione dalla vocazione marittimo-commerciale degli abitanti della città con genti esterne: focesi, fenicie, greche, etrusche.
Il primo sostanzioso sviluppo perciò del nucleo
urbano di Genova si ebbe tra IX e VIII sec. a.C. quando gli intraprendenti commercianti FOCESI,
FENICI,
GRECI o ETRUSCHI, volendo espandere i loro mercati, si accorsero dell'importanza
strategica dovuta alla posizione geografica nel Mediterraneo occidentale, di questo naturale
approdo protetto.
Questi commercianti infatti erano alla
ricerca di nuove vie per raggiungere i mercati della pianura Padana senza
attraversare le Alpi. Esplorando via mare trovarono il punto
più a nord del Mediterraneo Occidentale, l'attuale VOLTRI, che aveva alle spalle anche facili passi
verso l'interno (passo del TURCHINO = 510 m. s.l.m.)
Mancava però di un riparo naturale a
protezione dalle frequenti mareggiate del golfo ligure per le navi durante la
notte o nella sosta di scarico-carico delle merci.
Venne quindi naturale preferire, a pochi chilometri di
distanza, l'approdo più sicuro e già organizzato nell'insenatura formata dal Capo PROMONTORIO
(Lanterna) e il Pennello naturale del MOLO (Calata del MANDRACCIO), alle cui
spalle esistevano altre vie con comodi passi verso l'interno (passo di
CROCETTA D'ORERO = 454 m. s.l.m.).
Questo più importante insediamento nasce
quindi intorno al VI secolo a.C. dalla necessità dei commercianti sia Greco-Massalioti
(con loro colonia stabile a
Marsiglia) che Fenici o Italici (specialmente Etruschi) di aprire nuovi punti
di scambio commerciali.
Tutti questi " Navigatori-Commercianti ",
come già detto,
non fondano una propria loro nuova colonia (come avvenne per altre città), ma si
accordano con la popolazione locale ivi stanziata per avere magazzini di
deposito e un sicuro punto di approdo (vedi: zona dei Greci e piazza Raibetta, dall'arabo
raiba = mercato ) al fine di
inoltrare le merci, da loro trasportate via mare, verso la pianura Padana oltre gli
Appennini e/o scambiarle con gli altri commercianti ospitati, quindi ospiti di " una
città di campo neutro, o di libero-scambio".
La data quindi in cui vi furono i primi spontanei
insediamenti naturali delle popolazioni locali nel piccolo golfo protetto è
senza dubbio precedente e per ora ancora ignota.
L'agglomerato urbano crescerà di importanza e
dimensioni con le aggregazioni dei "Navigatori-Commercianti",
avvenute in epoca storica, che coabiteranno con le popolazioni locali
preesistenti amalgamandosi con loro e creando le principali caratteristiche che
ha la città di Genova: accoglienza, convivenza, commercio.
La città di GENOVA acquista dunque importanza, come punto di scambio delle merci che dal mare erano dirette verso la valle Padana e viceversa, perché posta nell'insenatura di un naturale approdo riparato e con una particolare posizione geografica che l'avvantaggia anche per la vicinanza di una serie di passi appenninici facilmente valicabili:
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LA "PRIMA" GENOVA |
Una INTERESSANTE IPOTESI
suppone invece che il primo vero insediamento commerciale non avvenne nella cala del
MANDRACCIO ma più a occidente, allo
sbocco del rio Carbonara (attuale Porta SOTTANA o dei VACCA) sulla RIPA sotto il
CAMPO (tra l'attuale via del Campo e via Gramsci), in corrispondenza dell'inizio
di una facile via verso i monti.
Anche se questa ipotesi fosse più esatta come
localizzazione, la spiegazione della nascita della città non cambierebbe,
ed in epoca successiva comunque lo sviluppo della città si sposterà tra il Mandraccio e il colle di Sarzano,
come riscontrato.
Infatti l'immediata vicinanza del colle di Sarzano che sovrasta
l'insenatura, diventerà poi un luogo ideale per rinforzare un precedente "CASTELLARO"
(VI sec.a.C.), che in
epoca romana sarà poi chiamato "OPPIDUM", in cui i mercanti e i pescatori con le loro famiglie potevano rifugiarsi in caso
di attacco di pirati o nemici.
Infatti la posizione dominante dell'abitato, che
permette il controllo visivo da Portofino e Capo Noli, ( probabilmente già
utilizzata dagli antichi pescatori già nel VIII sec. a.C.) e le robuste mura in
pietra erano la garanzia per un rifugio sicuro e necessario di un insediamento
permanente.
La città ancora indipendente in epoca preromana diventerà "L'EMPORIO DEI LIGURI
", e
avrà contatti commerciali con: Greci(Ateniesi e Massalioti), Cartaginesi(Fenici),
Celti, Campani, Etruschi, Umbri.
In epoca romana Genova, a differenza di altre città
liguri, entra presto nella sfera di Roma e ottiene la definizione di " FOEDUM
AEQUUM " come "porta marittima" della pianura Padana e come
transito di appoggio nella guerra Annibalica, anche contro i gli altri Liguri
nemici dei romani. Per questo sarà anche saccheggiata e
distrutta da MAGONE BARCA nel 205 a.C.
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