I  POPOLI  LIGURI
(di  Guido  Zunino)

CASTELLARO
(Fortezza o rifugio protetto di un gruppo di abitazioni, arroccato sulla cima di colline o alture, utilizzato dagli abitanti della zona per esigenze difensive)

    Per comprendere meglio la funzione del CASTELLARO è necessario premettere le due diverse tipologie delle genti Liguri:

  • la prima (più antica) espressa dalla staticità della vita conservatrice e agricolo-pastorale delle popolazioni dell'interno, dalla vita dura ed abituate ai sacrifici per la sopravvivenza in un territorio aspro e povero di risorse;

  • la seconda (successiva) evolutiva e dinamica, dovuta all'attività marittimo-commerciale degli abitanti della costa, raggruppati negli agglomerati portuali ed abituati al contatto-convivenza con altri popoli.   

     Il CASTELLARO (od Oppidum) nasce come tipica espressione della prima tipologia, e aveva funzione protettivo-conservatrice delle poche semplici cose che i Liguri dell'entroterra ottenevano con il loro duro lavoro.
     L
o scopo era di difendere dalle scorrerie dei pirati saraceni o dalle incursioni delle tribù nemiche vicine gli abitanti del territorio (principalmente contadini e semplici artigiani), le greggi, i miseri raccolti dei campi coltivati e dei pascoli della zona, che dovevano essere sempre controllati a vista.
     Queste piccole fortificazioni dovevano quindi accogliere, in caso di attacco nemico, le famiglie sparse sul territorio (Pagus) o raggruppate in piccoli borghi (Vici), famiglie che normalmente si autogestivano con alcune primitive forme di autogoverno democratico (Conciliabulum
), e questo prima dell'avvento di famiglie dominanti.
      La fortificazione, costruita certamente già nelle epoche precedenti, si sviluppa però maggiormente nella ligure età del Ferro.     Realizzato probabilmente prima con alte palizzate di tronchi di legno ed un eventuale fossato circostante, sarà poi meglio eretto con più sicuri e poderosi muri di grandi massi di pietra sovrapposti "a secco". 
      Molte fortificazioni sfrutteranno ripide scarpate o strapiombi naturali su almeno un lato(Camogli).     Con pianta di forma molto semplice (ellittica o irregolare a seguire il terreno) avranno una o più cinte ed alcuni saranno di dimensioni tali da ospitare, oltre alla famiglia del capo dominante della comunità locale, anche tutti gli abitanti e le greggi  della zona.
     I principali "Castellari" della regione ritrovati e studiati sono:

  • CASTELLARO di CAMOGLI (GE) - Reperti del periodo del Bonzo Medio (XIV sec. a.C.)

  • CASTELLARO di PIGNONE (SP) - Reperti dell'età del Bronzo (XIII sec. a.C.)

  • CASTELLARO di USCIO (GE) - Reperti del periodo finale del Bronzo (XII - XI sec. a.C.)

  • CASTELLARO di ZIGNAGO (SP) - Reperti del Bronzo Tardo e Finale (XII - XI sec. a.C.)

  • CASTELLARO di VEZZOLA (SP) - Reperti dal Bronzo Finale al Ferro (XI - II sec. a.C.)

  • CASTELLARO del BRIC delle ANIME (SV) - Ceramiche I Età Ferro (VII - V sec. a.C.)

  • CASTELLARO del BRIC di SESTRI PONENTE (GE) - Reperti ceramici (VI - IV sec. a.C.)

  • CASTELLARO di CASTELFERMO (SP) - Reperti della II Età del Ferro (V - IV sec. a.C.)

  • CASTELLARO di MONTE COLMA (IM) - Ceramiche Massaliote (V - IV sec. a.C.)

  • CASTELLARO di MONTE BIGNONE (IM) - Seconda Età del Ferro (V - II sec. a.C.)

  • CASTELLARO di CASTELLO (GE) - (zona di Sarzano) Ceramiche Massaliote ed Etrusche (V sec. a.C.)

     E' noto che la presenza dei molti CASTELLARI lungo le alture delle valli del NERVIA e del ROIA (VENTIMIGLIA - IM) ha indubbiamente arrestato, prima l'espansione Greco-Massaliota(Greci di Marsiglia) verso levante e poi quella successiva dei Celti verso sud; come quelli posti a protezione delle valli a nord di LA SPEZIA hanno frenato l'espansione degli Etruschi verso ovest.
     Tutti questi presidi hanno protetto l'indipendenza dei LIGURI MONTANI fino all'arrivo dei ROMANI, contro cui ancora combatteranno strenuamente o formeranno alleanze strategiche.  

 

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