CASTELLARO
(Fortezza o rifugio protetto di un
gruppo di abitazioni, arroccato sulla cima di colline o alture, utilizzato dagli
abitanti della zona per esigenze difensive)
Per comprendere meglio la funzione
del CASTELLARO è necessario premettere le due diverse tipologie delle genti
Liguri:
-
la prima (più antica) espressa dalla staticità
della vita conservatrice e agricolo-pastorale delle popolazioni dell'interno,
dalla vita dura ed abituate ai sacrifici per la sopravvivenza in un
territorio aspro e povero di risorse;
-
la seconda (successiva) evolutiva e dinamica,
dovuta all'attività marittimo-commerciale degli abitanti della costa,
raggruppati negli agglomerati portuali ed abituati al contatto-convivenza
con altri popoli.
Il CASTELLARO (od Oppidum) nasce come tipica
espressione della prima tipologia, e aveva funzione protettivo-conservatrice
delle poche semplici cose che i Liguri dell'entroterra ottenevano con il loro
duro lavoro.
Lo scopo era di difendere dalle scorrerie dei pirati
saraceni o dalle incursioni
delle tribù nemiche vicine gli abitanti del territorio (principalmente contadini
e semplici artigiani), le greggi, i miseri raccolti dei campi coltivati
e dei pascoli della zona, che dovevano essere sempre controllati a vista.
Queste piccole fortificazioni dovevano quindi
accogliere, in caso di attacco nemico, le famiglie sparse sul territorio (Pagus)
o raggruppate in piccoli borghi (Vici), famiglie che normalmente si
autogestivano con alcune primitive forme di autogoverno democratico (Conciliabulum),
e questo prima dell'avvento di famiglie dominanti.
La fortificazione, costruita certamente già nelle epoche precedenti,
si sviluppa però maggiormente nella ligure età del Ferro.
Realizzato probabilmente prima con alte palizzate di tronchi di legno ed un eventuale fossato circostante, sarà poi
meglio eretto con più sicuri e poderosi muri di
grandi massi di pietra sovrapposti "a secco".
Molte fortificazioni sfrutteranno ripide scarpate o
strapiombi naturali su almeno un lato(Camogli). Con
pianta di forma molto semplice
(ellittica o irregolare a seguire il terreno) avranno una o più cinte ed alcuni
saranno di dimensioni tali da ospitare, oltre alla famiglia del capo dominante
della comunità locale, anche tutti gli
abitanti e le greggi della zona.
I principali "Castellari" della regione
ritrovati e studiati sono:
-
CASTELLARO di CAMOGLI (GE) - Reperti del periodo del
Bonzo Medio (XIV sec. a.C.)
-
CASTELLARO di PIGNONE (SP) - Reperti dell'età del
Bronzo (XIII sec. a.C.)
-
CASTELLARO di USCIO
(GE) - Reperti del periodo finale
del Bronzo (XII - XI sec. a.C.)
-
CASTELLARO di ZIGNAGO (SP) - Reperti del Bronzo Tardo
e Finale (XII - XI sec. a.C.)
-
CASTELLARO di VEZZOLA
(SP) - Reperti dal Bronzo Finale
al Ferro (XI - II sec. a.C.)
-
CASTELLARO del BRIC delle ANIME
(SV) - Ceramiche I Età
Ferro (VII - V sec. a.C.)
-
CASTELLARO del BRIC di SESTRI PONENTE
(GE) - Reperti
ceramici (VI - IV sec. a.C.)
-
CASTELLARO di CASTELFERMO
(SP) - Reperti della II Età
del Ferro (V - IV sec. a.C.)
-
CASTELLARO di MONTE COLMA
(IM) - Ceramiche Massaliote
(V - IV sec. a.C.)
-
CASTELLARO di MONTE BIGNONE
(IM) - Seconda Età del
Ferro (V - II sec. a.C.)
-
CASTELLARO di CASTELLO
(GE) - (zona di
Sarzano)
Ceramiche Massaliote ed Etrusche (V sec. a.C.)
E' noto che la presenza dei molti CASTELLARI
lungo le alture delle valli del NERVIA e del ROIA (VENTIMIGLIA - IM) ha indubbiamente arrestato,
prima l'espansione Greco-Massaliota(Greci di Marsiglia) verso levante e poi
quella successiva dei Celti verso sud; come quelli posti a protezione delle
valli a nord di LA SPEZIA
hanno frenato l'espansione degli Etruschi verso ovest.
Tutti questi presidi hanno protetto l'indipendenza dei LIGURI
MONTANI fino all'arrivo dei ROMANI, contro cui ancora combatteranno strenuamente
o formeranno alleanze strategiche.
|