San  SIRO  e  il  BASILISCO

L'eresia "ARIANA" (di  Guido Zunino)
("ERESIA" dal greco "ÀIRESIS"= SCELTA  e  "ARIANA" da ARIO, prete di Alessandria d'Egitto)

      La cacciata del "BASILISCO" fatta da San SIRO a Genova viene identificata con la vittoria contro la nascente "ERESIA ARIANA".
 
     Il fiato bestiale rappresenta il veleno delle false affermazioni, le spire unte e striscianti sono il simbolo del pericolo che avvolgeva lentamente gli indifesi credenti cristiani.
      L'Eresia nasce nella città di Alessandria d'Egitto già dal 318 ma si diffonde in modo vistoso dal 321 ad opera di ARIO (Libia circa 256 - Costantinopoli 336), prima discepolo della scuola Antiochena quindi presbitero e prete nella chiesa del rione di BAUCALIS in Alessandria.
     Seguirono e diffusero la nuova dottrina  anche noti teologi come: PAOLO di SAMOSATA, LUCIANO di ANTIOCHIA, ASTERIO di CAPPADOCIA, DIONIGI D'ALESSANDRIA.

ARIO
(Nato in Libia ca. 256 - morto a Costantinopoli nel 336)
  

      L'Arianesimo negava la natura divina di  GESU'  in quanto  DIO  é ingenerato e senza principio, mentre il  FIGLIO  (seconda persona della Trinità), in quanto generato non può essere considerato eterno come il PADRE, ma creato anche se per la volontà del PADRE stesso.
      La tesi di ARIO considerava  GESU' un essere umano adottato da DIO  come intermediario con tutti gli uomini, negando la vigente consustanzialità del PADRE, del FIGLIO, dello  SPIRITO SANTO.
      Ma se GESU' CRISTO non era considerato DIO svanivano i misteri dell'Incarnazione, della Redenzione, in pratica l'essenza stessa del Cristianesimo.   infatti per difendere il Monoteismo veniva negata sia la Santissima Trinità che la Cristologia.
       "Presentata con abilità dialettica, l'Eresia  si diffondeva in tutti i paesi circostanti ed attraeva gli intellettuali con parole vibranti ed orgogliose piene di sottigliezze, mentre giungeva al popolo semplice con elementari slogan, dolci cantilene, melodiose canzoni ispiranti dolcezza."
      L'Arianesimo prese l'avvio quando il Vescovo ALESSANDRO di Alessandria (in Egitto) convocò un Sinodo di 100 Vescovi Egiziani e Libici che nel 321 scomunicarono ARIO  per cercare di fermare questa sua nuova dottrina eretica.      Ma  ARIO  riuscì a fuggire in Palestina presso EUSEBIO di CESAREA  prima e poi di  EUSEBIO di NICOMEDIA  che lo accolse e si adoperò per diffondere l' Eresia, che iniziò così a propagarsi in tutto l'Oriente.
      La Chiesa e l'Impero furono molto turbati da questa situazione ed allora per combattere la nascente Eresia l'imperatore COSTANTINO convocò e presiedette il "Primo Concilio Ecumenico" a NICEA in  Bitinia, mar di Marmara (odierna IZNIK in Turchia) che si aprì il 20 maggio 325.
     Papa SILVESTRO I (papa dal 314 al 335 - romano), non potendo partecipare personalmente per età troppo avanzata, inviò in Sua vece il Vescovo OSIO  e due prelati romani: VITO e VINCENZO.     Al Concilio parteciparono in tutto circa 220 (o 318) Vescovi provenienti da città sia dell'Oriente che dell'Occidente.
   Dopo accanite discussioni la maggioranza dei Vescovi accolse la tesi di S.ATANASIO (che fu definito poi "Campione dell'Ortodossia") in cui si condannava la dottrina ariana secondo 20 Canoni applicativi, vari Anatemi reprimendi, con la definizione del "SIMBOLO NICENO" e a seguito dell'invio di una lettera chiarificatrice alla Chiesa di Alessandria.
       ARIO e i suoi seguaci furono scomunicati e mandati in esilio in ILLIRIA  dall'autorità civile, ma non si arresero trovando anzi la protezione del potere imperiale (COSTANZO e VALENTE).     Lo stesso imperatore COSTANTINO cercò poi di recuperare l'eventuale scissione e richiamò nel 328  EUSEBIO  e nel 331(o 334) lo stesso ARIO dall'esilio, offrendo ad EUSEBIO  il seggio di Vescovo di Costantinopoli.
       L' Imperatore  COSTANTINO  infine nel 337, in punto di morte, volle farsi battezzare da  EUSEBIO  allora Vescovo ariano.
       EUSEBIO, forte della sua nuova influenza, fece condannare diverse volte all'esilio ATANASIO, che aveva propugnato la sua condanna nel Concilio di Nicea.     Finché nel 340 Papa GIULIO I (papa dal 337 al 352) in un Concilio a ROMA, partecipanti 50 Vescovi, riabilitò definitivamente ATANASIO dichiarando tutte ingiuste le calunnie subite ad opera di EUSEBIO.
       I Vescovi ariani però organizzarono un Contro-Concilio nel 341 ad ANTIOCHIA, coordinato da EUSEBIO, in cui venne proposta una formula di compromesso sulla coesistenza di CRISTO e del PADRE.
      Anche dopo la morte dello stesso ARIO, avvenuta improvvisamente a BISANZIO (COSTANTINOPOLI) nel 336, i suoi discepoli continuarono a diffondere la loro nuova dottrina eretica.
      La questione dell'Eresia Ariana sarà definita completamente dalla Chiesa Cristiana, in tutti i suoi aspetti, solo dopo il successivo "Secondo Concilio Ecumenico" di COSTANTINOPOLI  tenuto nel 381 da Papa S.DAMASO I (papa dal 366 al 384 - spagnolo), con le ultime disposizioni e regole da seguire.
       Nonostante tutto ciò però l'Arianesimo continuerà, sotto varie forme più o meno reticenti, fino al VII secolo.
       Le chiese intitolate al Santo dove è rappresentata la "Leggenda" del "Miracolo del Basilisco" sono: la chiesa di San Siro nel centro di Genova, la Chiesa Plebana di Nervi , la protoromanica  Abbazia di Struppa.


    

 

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