San  SIRO  e  il  BASILISCO

Chiesa Plebana di San SIRO di Nervi (di  Guido Zunino)
(Si inizia la costruzione nel 1639 e viene ultimata nel 1686.    Sarà consacrata il 25 luglio 1723)

     La località di Nervi, posta sull'antico percorso litoraneo della via consolare, che da Roma conduceva sino in Francia, ebbe in epoca altomedioevale molta importanza in campo economico e commerciale, da cui la necessità di dare agli abitanti molto religiosi la possibilità di frequentare alcuni luoghi di culto come Vicariati e Plebanie.

Ingresso principale
(lato Ponente)

      Molti storici e studiosi attribuiscono alla "Chiesa Plebana di San Siro di Nervi" una prima costruzione molto antica (al X o XI secolo), mentre altri invece la collocano nel XIII secolo.
      Invece D. CAMBIASO  definisce la Pieve come appartenente al V secolo.
      Anche  Alfredo GAJONE  fa risalire l'edificazione della chiesa al V secolo col nome di "Ascensione del Salvatore",che sarà poi cambiato in quello del Vescovo San SIRO di Genova.
      Nonostante vi siano citazioni che fanno supporre l'esistenza della chiesa nel 1073 (elenco dei beni posseduti presso Nervi dal Vescovo OBERTO), notizie più certe sono  reperibili da un Registro Vescovile, in cui viene annotata, in un elenco di beni della "Curtis" di Nervi  datato 1143, la presenza della chiesa;  e come poi risulta anche da  una "dichiarazione" dei Consoli di Genova del 1150 in cui erano dovuti dai parrocchiani alcuni "lavori agricoli" nella vigna del Vescovo (dominicatum).
      Altre notizie certe sull'esistenza della chiesa sono databili al 1240, esiste infatti un documento del 5 giugno 1240  che attesta come il tempio sia stato costruito su un fondo appartenente all'Arcivescovo di Genova.
      Certamente, alla luce dei restauri fatti nel 1959 da Giacomo RAITANO, sotto uno spesso strato di intonaco, è stata ritrovata l'antica facciata medievale in stile romanico, e quindi attribuibile al XII secolo.


Facciata laterale
(Portale lato Sud)


Lapide posta alla base del campanile con le date della costruzione e dei restauri
(Sec. XVII - 1824 - 1928)

Chiesa lato Levante

      Risulta poi certo, da documenti, che la chiesa nel XIII secolo aveva già propri canonici, e nel XVII secolo, a seguito dell'aumentata popolazione, ne venne deciso l'ampliamento (con restauro delle parti esistenti e meglio conservate) che fu curato dall'architetto Francesco de NOVI.
     Da notare, nella facciata principale, il recupero mantenuto nell'ultimo restauro dell'antica precedente facciata romanica in "pietre a vista", con il relativo portone principale d'ingresso.      Dopo la citata ristrutturazione seicentesca il portone risulterà posizionato asimmetricamente rispetto a tutto il frontale, ma sarà coperto con gli intonaci e riportato in luce solo ultimamente nel 1959.
      Nel progetto seicentesco viene però mantenuta la posizione romanica del vecchio sagrato, facendo espandere la nuova costruzione solo verso Levante e verso Sud.  
     A causa dell'elevato costo dei lavori (sette mila lire di allora) il 6 aprile 1638 il Senato di Genova autorizzerà una "speciale" tassazione ventennale diretta ai parrocchiani di Nervi per coprire la spesa delle opere di ristrutturazione.
      La ricostruzione venne iniziata quindi nell'anno 1639 e dopo varie sospensione dei lavori, per problemi sia economici che metereologici, il termine della costruzione avverrà nel 1686, ed il Vescovo Agostino SALUZZO (Vescovo di Moriana ed Accia in Corsica) la consacrerà solo nel 1723, come cita la lapide murata all'interno dell'edificio.
     Nel 1784-85 vi sarà ancora un altro ampliamento, nella zona detta del "Sancta Sanctorum", curato dall'architetto Simone Cantone da CABBIO.
      La facciata laterale della chiesa, in stile settecentesco, mostra il "Portale sud" disegnato da Romeo DRAGO e realizzato in travertino nel 1947, che con la sua  sottostante scalinata termina l'attuale "via alla Chiesa Plebana".

Particolare del dipinto su legno
(di Pietro Francesco SACCHI)

      Esposto all'interno della chiesa, tra le altre importanti opere d'arte, si nota il dipinto su tavola di Pietro Francesco SACCHI (che in precedenza era stato attribuito erroneamente a  Teramo PIAGGIO) che rappresenta "San SIRO in cattedra tra i Santi Andrea e Bartolomeo"; il dipinto di scuola Ligure-Lombarda, è databile attorno alla prima metà del XVI secolo.
      In questo dipinto  San SIRO  viene rappresentato seduto "in cattedra", in atto benedicente ed affiancato dai noti due santi: ANDREA  e BARTOLOMEO.
       Nel dipinto su legno si nota anche, ai piedi di San SIRO, la celebre figura del BASILISCO che nella nota "leggenda" rappresentava la "Eresia Ariana", sconfitta dal Santo.
      Lo stesso argomento (la cacciata del Basilisco) viene anche rappresentato nel "catino" dell'abside, si pensa ad opera di C.G.RATTI e P.CAVATORTA attorno al 1775, come aveva fatto, già nel secolo precedente G.B. CARLONE, in analoghe posizioni, nella chiesa di San Siro nel centro di Genova.
      Altra chiesa intitolata al Santo è: l'Abbazia protoromanica di Struppa, dove è conservata un' altra rappresentazione del "miracolo del Basilisco".

 

 

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