AL-IDRISI
(Abu
Abd Allah Muhammad Ibn Muhammad Ibn Abd
Allah Ibn Idris al-Qurtubi Hammudi al-Hasani)
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Probabile
ritratto di AL-IDRISI |
Nato a CEUTA
(Marocco/Spagna) verosimilmente nel 1099, morto in Sicilia nel 1164(o1165, o1166,
o1180). Le notizie così vaghe sulle date di nascita e di
morte sono dovute al fatto che probabilmente i biografi arabi contemporanei lo
considerarono un "traditore" poiché si stabilì a Palermo presso la corte del re
normanno RUGGERO II, per svolgere le sue ricerche e i suoi studi.
Alcuni studiosi
attribuiscono Al-Idrisi alla discendenza dalla dinastia
degli IDRISITI, anche se non vi
sono prove certe (come già detto), probabilmente a causa dell'ostilità dei biografi contemporanei.
Compì gli studi a CORDOVA e
viaggiò moltissimo in Spagna, Africa settentrionale, Asia Minore.
I suoi primi studi riguardarono "Le piante Medicinali",
come risulta dai suoi primi libri, come:
"Kitāb
al-Jami-li-Sifāt Ashtāt
al-Nabatāt" in cui aggiorna quanto
studiato e riportato da precedenti testi greci troppo sintetici.
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Al-IDRISI al lavoro |
Approfondì lo studio sulle piante officinali rendendone possibile l'uso per
le pratiche mediche, assegnando anche alle piante, da lui collezionate e
studiate, uno specifico nome nelle sei lingue più diffuse all'epoca: Siriaco,
Greco, Persiano, Hindi, Latino e Berbero. Questa sua
importante raccolta farmacologica sulle piante officinali venne pubblicata nel
libro "De Omnibus Herbis" .
Nel 1138 RUGGERO II, re normanno
di Sicilia, lo invitò a Palermo e gli diede l'incarico di compilare un'opera
geografica contenente la descrizione dei paesi del mondo allora conosciuti.
Al-Idrisi si mise al lavoro
e in 15 anni portò a termine il suo famoso libro:
"Kitāb nuzhat al-mushtāq fī
ikhtirāq al-āfāg" (Lo svago per chi brama di percorrere le regioni),
noto tra gli arabi come:
"Kitāb
Rugiār"
(Libro di Ruggiero),
e che nella lingua latina(ad uso scientifico) è ricordato come: "Liber ad
eorum delectationem qui terras peregrare studeant".
Il libro venne terminato nel
1154, ed in esso, oltre alla descrizione di molte località visitate, sono anche riprodotte le
carte geografiche del mondo allora conosciuto.
Al-Idrisi realizzò anche un planisfero (dove erano rappresentati
i sette continenti completi di strade, laghi, fiumi, pianure, montagne e le
maggiori città) di circa 400 Kg , in pura lastra d'argento, andato poi distrutto
perché rubato nel marzo del 1161 durante una rivolta contro il re GUGLIELMO I di Sicilia, e poi fuso.
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Mappamondo di Al-IDRISI |
Del "Libro di Ruggero", eccezionale testimonianza delle
conoscenze geografiche del XII secolo, ed opera veramente mirabile per le
preziose notizie raccolte nel corso dei suoi lunghi e numerosi viaggi attraverso
il Mediterraneo (e in cui sono riportanti anche i resoconti di altri viaggiatori siciliani
dell'epoca) riguardanti i paesi allora poco conosciuti, Al-Idrisi fece una seconda redazione nel
1161, andata poi perduta, col
titolo: "Rawd al-uns wa nuzhat
an-nafs" (Giardino di diletto e svago dell'anima)
per il nuovo re di Sicilia GUGLIELMO II, e quindi ancora una terza
(pubblicata nel 1192), per un'importante personaggio mussulmano
in cui l'atlante geografico conteneva ben 73 mappe.
Le MAPPE da lui disegnate, del mondo allora conosciuto,
mettendo in evidenza fattori fisici, culturali ed economici, furono diffusamente
utilizzate nei secoli successivi, e il suo lavoro sarà citato anche da Cristoforo COLOMBO nei suoi studi e nelle sue ricerche.
Oltre che nel campo geografico e botanico, Al-Idrisi ha compiuto e approfondito
altri studi scrivendo opere sulla fauna, sulla zoologia, ed i suoi
lavori furono subito tradotti in Latino, lingua in uso all'epoca per le opere
scientifiche.
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