o Stabilimento della strega era un gruppo di cabine per
i bagni di mare cui si accedeva da una lunga e tortuosa scalinata appoggiata ad
un grande muraglione nei pressi del porto della mia città. Lo spazio
era poco, la spiaggia quasi inesistente, rubata agli scogli grigi addossati al
muraglione; da bimbo non capivo come qualcuno decidesse mai di avventurarsi in
quelle acque non troppo invitanti, nelle quali si scorgevano larghe chiazze di
alghe verdi e brune e si intravvedevano banchi di ricci, il nostro terrore
quando entravamo nell'acqua.
In cima alla scalinata che portava alle cabine era posta una grande insegna dai
colori chiassosi sorretta da un telaio di ferro rugginoso chiuso superiormente
da una specie di arco con volute barocche, anch'esse rugginose.
Era l'insegna dei "bagni della strega", e questo nome derivava da una caverna
negli scogli detta appunto "della strega". Io non ci sono mai andato
a quei bagni: li ho visti tante volte da lontano ed ho immaginato di andarci con
un misto di curiosità e di repulsione, ma non ho mai potuto vederli da vicino,
viverci dentro, sia pur per poche ore.
Lo Stabilimento della strega oggi non c'è più, inghiottito dal progresso che ha
strappato al mare quella piccola spiaggia e la grotta e, con esse, le cabine
dipinte d'azzurro, la scalinata, l'insegna ed i suoi supporti rugginosi. E' rimasto soltanto il ricordo di un luogo nemmeno desiderato, ma ormai
irraggiungibile. |