IL LIBRO:

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L'acquedotto nella cittą moderna
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Poco dopo la chiesa di "San Bartolomeo degli Armeni" il canale
riaffiora in corrispondenza del "PASSO DELL'ACQUIDOTTO",
conservando la sua classica copertura in lastre di Luserna.
(Immagine tratta da: L.Rosselli - L'ACQUEDOTTO STORICO
DI GENOVA - N.E.G.. -Genova 2009 - pag.207) |
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Il canale, con la sua copertura in lastroni, diventa marciapiede sia
nel pezzo sovrastante "via Palestro", come in "VIA
SOLFERINO"(lato mare) e fino ad un tratto di "corso
Magenta" .
(Immagine tratta da: L.Rosselli - L'ACQUEDOTTO STORICO
DI GENOVA - N.E.G.. -Genova 2009 - pag.208) |
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Il RAMO DELLE FUCINE(ramo dell'acquedotto principale risalente al 1450),
passando per "via Bertani", "salita Santa Caterina",
"Fontane Marose", "vico dei Cebą"(dietro Galleria Mazzini),
"vico delle Fucine" e "vico dei Tintori" raggiungeva il
"Colle di Piccapietra", e lungo le mura del 1155 passava per "SALITA
DI COCCAGNA", fino oltre "piazza Sarzano".
(Immagine tratta da: L.Rosselli - L'ACQUEDOTTO STORICO
DI GENOVA - N.E.G.. -Genova 2009 - pag.216) |
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Un ramo dell'acquedotto, superato il "Colle di
Sarzano", dopo aver attraversato "via Rosasco" scendeva per
"vico chiuso San Salvatore" proseguendo per "MURA DELLE GRAZIE"
con le sue lastre di copertura, terminando nella cisterna presso "Santa
Maria delle Grazie"(costruita nel 1483). Nel 1632 le acque
eccedenti di questa cisterna furono incanalate nella Fontana dei Cannoni
del Molo a congiungere questo braccio di acquedotto con quello pił antico
detto di "Castelletto".
(Immagine tratta da: L.Rosselli - L'ACQUEDOTTO STORICO
DI GENOVA - N.E.G.. -Genova 2009 - pag.220) |
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