LA  STIRPE  DEI  LIGURI
(di Guido Zunino)

i può dire che il fattore AMBIENTE (a volte anche solamente geografico o morfologico) plasma l'evoluzione degli esseri che in esso vivono, così come anche l'alimentazione e lo scambio genetico (ESOGAMIA) con tribù o razze viciniori.
    Dall'osservazione dei dati paleontologici che abbiamo a disposizione si può affermare che, escludendo PITECANTROPI e SINANTROPI,  gli eredi di HEIDELBERG sono considerati Ominidi e i  SWANSCOMBE e NEADERTHAL sono Homo.
    Per quanto riguarda le razze (somiglianza di caratteri somatici e psichici), secondo la classificazione di  MONTANDON, si possono considerare CINQUE Grandi Razze Principali:

  1. GRANDE RAZZA PIGMOIDE divisa in STEATOPIGIA (Boscimani e Ottentotti) diffusa in Asia, Africa, Europa, ora in fase di estinzione e confinata in Centro Africa e PIGMEA.
  2. GRANDE RAZZA NEGROIDE composta da TASMANIANI - PAPUA - NEGROIDI (in Asia e Africa) - ETIOPICI - DRAVIDA INDIANI.
  3. GRANDE RAZZA VEDDOIDE : VEDDA di Ceylon, AUSTRALIANI.
  4. GRANDE RAZZA MONGOLOIDE: PALEOAMERICANI/NEOAMERICANI - PALEO SIBERIANI - ESQUIMESE - MONGOLA - TURANICA.
  5. GRANDE RAZZA EUROPOIDE : LAPPONI - AINU - SCANDINAVI - ALPINO/ARMENOIDE - BRUNA/MEDITERRANEA.

    La catalogazione BRUNA/MEDITERRANEA si suddivide in TRE gruppi fondamentali presenti in Europa nel  MESOLITICO(Grotta di OFNET - Baviera), ma più numerosi nel NEOLITICO FINALE (Palafitticoli Svizzeri) ed Età del BRONZO e del FERRO (Illirici):

  1. NORDICO "DOLICOCEFALO": NORDICI, PROTONORDICI (Estinti), AINO (che vivono isolati nei Giappone centrale).
  2. ARMENO - ALPINO " BRACHICEFALO":
    • ALPINO = (CELTICO, CEVENOLA, ALPO/CARPATICO di bassa statura).
    • ADRIATICO = (DINARICO, VENETO/ILLIRICO di alta statura).
    • ANALOTICA = (EUROASIATICA, ARMENOIDE, ASSIROIDE).
    • PANIRANICA
  3. DOLICOCEFALO BRUNO: (MESOLITICO "Cranio della Maiella" e NEOLITICO "Isole Britanniche e Mar Nero")
    • IBERO-INSULARE (LIGURI - IBERICI)
    • BERBERI
    • ARABI
    • INDOAFGANI
    • INDONESIANI
    • MALESI
    • POLINESIANI (Inspiegabili affinità con i mediterranei mesolitici).

     

Cranio DOLICOCEFALO

Cranio BRACHICEFALO

Cranio DOLICOCEFALO

Cranio BRACHICEFALO

    Premesso che l'esistenza dell' HOMO ERECTUS in Europa è accertata sin da 1.500.000 anni fa (CHILHAC in  Alvernia - Francia) e da 1.200.000 anni (VENTA MICENA Granada - Spagna), ed essendo queste zone relativamente vicine alla Liguria, si può affermare che anche la presenza dell'uomo nella nostra regione è databile agli stessi periodi.

GENEALOGIA  POPOLI  IN  BASE  ALLA  LINGUA

INDOEUROPEI

CAMITI

SEMITI

Indoariani Egizi

Babilonesi

Persiani Libici

Assiri 

Iranici    Accadi
Armeni   Sumeri 
Ittiti   Ebrei 
Sciti   Fenici
Frigi   Arabi
Medi    
Traci    
Achei    
Illiri    
Slavi    
Italici    
Celti    
Germani    
Balti    
    Tra il MESOLITICO e l' ETA'  ENEA (o del Rame) la penisola italica venne occupata da stirpi meridionali di RAZZA BRUNA che così contribuirono alla nascita delle civiltà protostoriche, e prima dell'arrivo degli INDOEUROPEI in Italia si trovavano:

    Gli antropologi hanno accertato che alla fine del periodo NEOLITICO (tra il III° e il II° millennio A.C.) il bacino del Mediterraneo era abitato da popolazioni indigene di precedente origine HOMO SAPIENS, quando sopraggiunsero tre successive migrazioni provenienti  dalle pianure euroasiatiche (INDOEUROPEI), dalla Turchia (CAMITI) e dall'Arabia Saudita (SEMITI).

    Attraverso l'esame e lo studio delle varie matrici fonetiche delle lingue mediterranee antiche e moderne gli studiosi hanno potuto verificare come queste tre migrazioni abbiano dato origine  in epoca storica a tre gruppi distinti di popolazioni, come indicato nella tabella a fianco.

     Passiamo ora ad osservare che cosa è avvenuto sul territorio della penisola italica durante le ultime fasi preistoriche chiamate "Età della PIETRA" e quelle che comunemente vengono definite come le "Età dei METALLI".

     In particolare vediamo ora di puntualizzare quelle che furono le principali migrazioni delle popolazioni, non stanziate precedentemente nella penisola, ma che nei loro  spostamenti si diressero verso l'Italia in varie epoche preistoriche, provenienti sia da territori centro-europei o da alcune zone limitrofe.

Area di massima espansione delle popolazioni Liguri nel Nord Italia, prima dell'età del Ferro

Distribuzione delle popolazioni Liguri nel Nord Italia, prima dell'Età del Ferro.

      Alcuni importanti studiosi hanno accertato che i LIGURI, popolo mediterraneo, erano presenti e stanziati sul territorio che andava dalla Spagna, attraverso la Francia, sino al centro Italia isole comprese, già 10.000 anni fa, alla fine della glaciazione di WURM, ed erano specializzati nella caccia di orsi renne e cervi che migravano lungo le coste verso nord, alla ricerca di pascoli più freddi.
     Per quanto riguarda la lingua parlata da queste popolazioni, molti storici asseriscono che fosse il "Leponzio", originario delle genti stanziate vicino alle  Alpi (da cui il nome di Alpi Lepontine), che si mischierà con il "Gallico" ed il "Celtico-Ispano" formando il "Proto-Celtico", idiomi derivanti probabilmente da una unica radice fonica già preesistente alcuni secoli prima dell'arrivo delle popolazioni Etrusche e centro-italiche.
     Non dobbiamo poi dimenticarci del sopraggiungere di nuove genti provenienti da località più distanti, come l'Asia Minore o il Nord Africa, verso questi territori, che appunto dopo fine della glaciazione, diventavano più temperati e perciò più popolabili.

    Età MESOLITICA (Intorno al  5.000 - 4.000 a.C.)
Gli IBERO-MARUSIANI (stirpe originaria dell'ARMENIA, CAUCASO-MAR NERO di cui  ne esistono tracce tra i mediterranei dell'Egitto predinastico) giungendo dalla regione sahariana si spostano prima nella Spagna meridionale e in Portogallo, quindi nel sud della Francia, stanziandovisi in modo permanente.
   Abili navigatori e commercianti, prima dei Fenici,  gli  IBERI stabilirono contatti mercantili anche con il nord Europa e le isole britanniche attraversando lo stretto di Gibilterra.
    Con il loro insediamento gli IBERI costrinsero le popolazioni preesistenti, i LIGURI (carattere fisico: Dolico-Camecefalico=cranio lungo e basso) a spostarsi a loro volta verso nord, verso la Provenza, le pianure piemontesi e padane, le coste liguri e toscane del nord, la Corsica, il nord Sardegna, l'isola d'Elba.
     Si può perciò affermare con certezza che in quel periodo i popoli LIGURI erano stanziati stabilmente nei territori Mediterranei che vanno dalla Spagna attraverso la Francia, alla pianura Padana, all'Emilia, e fino alla Toscana e parte dell'Umbria, comprese le isole maggiori del nord Tirreno.     Territori che i LIGURI popoleranno a lungo fino all'arrivo dei CELTI, degli ETRUSCHI, dei ROMANI.
     Questo spostamento costringerà a loro volta rare le popolazioni precedenti, composte da pochissime famiglie sparse ed isolate sul territorio con una cultura molto primitiva ed eterogenea di tipo ancora litico (Mustero-Grimaldino-Capsiano) prima, ad insediarsi  all'interno delle pre-Alpi e delle valli dell'Appennino settentrionale  nelle attuali: Piemonte, Liguria e nord Toscana, e poi ad integrarsi fondendosi con l'etnia dei LIGURI, chiamati in seguito anche AMBRONES (AMBRONI)  perché dediti al commercio dell'AMBRA che si trovava, oltre che nel nord-Europa raggiungibile attraverso la valle del Rodano, nelle più vicine Dolomiti e di ottima qualità.

Migrazioni delle popolazioni centro europee ed italiche sul territorio italiano prima dell'Età del Ferro

Migrazioni Danubiano-Balcaniche in Italia, prima dell'Età del Ferro

    Età NEO-ENEOLITICA o prima età del RAME (Tra il 3.000 e 1.800 a.C.)
I LIGURI-IBERI sono stanziati stabilmente anche nella pianura padana (ritrovamento dei primi oggetti in Rame), diffondendo la loro cultura e organizzazione sociale.

    Età del BRONZO Tra il 1.800 e1.200 a.C.)
I SABINI penetrando da nord lungo le valli dell'Adige e dell'Isarco giungono nella pianura Padana e i gruppi famigliari LIGURI e palafitticoli, ivi residenti, si spostano verso l'Adriatico e il centro Italia.
    Di quello stesso periodo si trovano resti di TERRAMARE in Emilia e riscontri di cremazioni (di origine Balcanica) sulle spiagge adriatiche.
    Contemporaneamente i SICULI dalla Puglia si estendono fino alla Sicilia.

    Periodo di Transizione all'età del FERRO (Tra il 1.200 e il 1.000 a.C.)
La migrazione in atto dai Balcani, anche se ostacolata dai Castellieri Istriani, si stanzia nei colli Euganei, nel Ticino, nella valle Tiberina.

     Prima età del FERRO ( Tra il 1.000 e il 500 a.C.)
Gli ILLIRICO-VENETI, superati i Castellieri Istriani, spingono i VENETO-UMBRI e SABINI a spostarsi verso sud lungo la penisola.    Fortificazioni di questo periodo si trovano in Liguria e Provenza.
    Mentre gli ARCADI giungono nel Lazio, i GRECI colonizzano l'Italia meridionale e gli ETRUSCHI (già approdati nel IX secolo sulle coste toscane) si estendono verso l'interno oltre gli Appennini.

    All'inizio della Seconda Età del FERRO  i GALLI, provenendo dal nord e superate le Alpi penetreranno nella pianura Padana, costringendo i LIGURI a concentrarsi nel territorio dell'attuale Liguria.

 

Le principali MIGRAZIONI INDOEUROPEE

Le principali MIGRAZIONI INDOEUROPEE

 

ORIGINE  E  STANZIAMENTO  POPOLI  ITALICI 
INTORNO AL 1000  A.C.

INDOEUROPEI

NON INDOEUROPEI

CELTI:
Piemonte,Lombardia,Emilia
VENETI:
Veneto
PICENI:
Marche
RETI - CAMUNI:
Trentino
OSCI - UMBRI - SABELLI:
Umbria
LIGURI:
Liguria
SABINI - SANNITI - AURUNCI -EQUI:
Lazio centrale, Abruzzo 
ETRUSCHI
Toscana,Emilia,alto Lazio
LATINI - VOLSCI:
Lazio meridionale
SARDI - ELIMI:
Sardegna
IAPIGI - MESSAPI - DAUNI - APULI:
Puglia
SICANI:
Sicilia occidentale
CAMPANI:
Campania
 
LUCANI:
Basilicata
 
ITALI - BRUZI:
Calabria
 

Dalla suddivisione qui a fianco illustrata risulta che le migrazioni della genia degli  INDOEUROPEI  non si stanziò uniformemente su tutto il territorio italiano, ma in alcune regioni rimasero dominanti alcune popolazioni più antiche e precedenti.
I  LIGURI sono una di queste popolazioni, che resterà geneticamente indipendente sino alla dominazione romana, con una propria genia, parallela ai Fenici, ai Greci, ai Celti e agli Etruschi.

Facendo un confronto tra il patrimonio genetico degli attuali abitanti dell'Italia con quelli riscontrati nei reperti dell'Italia preromana e del bacino del mediterraneo si è riscontrata una forte coincidenza, ed una sostanziale suddivisione, in tre specifiche zone genetiche che dimostrano come sia avvenuta la sovrapposizione delle genie:

 

     Le situazioni ed i fatti qui sopra citati ci indicano che sul territorio della penisola italiana vi sono state molte stratificazioni di popolazioni sia "indigene"(esclusivamente locali cioè nate e formate sul posto) che esterne di popoli in migrazione, alla ricerca di ambienti in cui stabilirsi stabilmente, uscenti da luoghi dove non era più possibile sopravvivere per carestie, mutazioni climatiche o per invasioni di altre popolazioni in espansione.
     Un quadro riassuntivo lo si può avere anche osservando, attraverso la successione temporale (dal Neolitico all'Età del Ferro), le varie "CULTURE" che si sono stanziate, e di cui sono state trovate tracce certe,  nelle varie regioni italiane.

Quadro riassuntivo delle principali CULTURE stanziate sul territorio italiano dal Neolitico all'Età del Ferro

Le principali "CULTURE" sul territorio italiano, in successione dal  Neolitico all'Età del Ferro

     Concludendo, la popolazione dei "LIGURI", anche se attraverso le varie epoche preistoriche e storiche  ha dovuto più volte ridimensionare il proprio stanziamento sul territorio a causa della spinta di altre popolazioni confinanti in cerca di nuovi spazi (quando non ha potuto contrastarne la pressione), ed alla fine concentratasi nell'attuale ambiente Nord-Appenninico (definita appunto regione Liguria), è da considerare una delle prime genie stanziate stabilmente sul territorio del Nord Italia ed è definibile come decisamente "indigena", cioè originaria del luogo.
     Altra valutazione è quella che riguarda le origini della città di GENOVA, capoluogo dei LIGURI.     Infatti si deve supporre che la città si sia formata spontaneamente come porto di scambio verso l'interno e punto di approdo protetto dalla orografia naturale circostante, e che già dagli inizi siano in essa convissuti i navigatori-commercianti delle maggiori civiltà dell'epoca, formando una prima struttura sociale multietnica.

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