I POPOLI
LIGURI
TUCIDIDE
Di famiglia nobile e ricca (imparentata con CIMONE),
partecipò attivamente alla vita pubblica, fu discepolo del filosofo ANASSAGORA e
del Retore ANTIFONTE. Nel 424 comandò la flotta
ateniese, contro gli spartani lungo le coste della Tracia, ma con l'occupazione
della città di ANFIPOLI cadde in disgrazia e dovette andare in esilio.
Viaggiò molto in Sicilia, Magna Grecia, Macedonia per raccogliere il materiale
per la sua "Storia" opera divisa in 8 libri, che abbraccia il periodo che
va dal 431 a.C. (inizio guerra archidamica) al 411 a. C.(anno della spedizione in
Sicilia). E' considerato il precursore del metodo
storico moderno. Per vigore drammatico e forza di
rappresentazione fu anche un grande artista, scrisse con stile conciso, duro,
spesso oscuro (ma sempre molto bello) in dialetto attico antico.
Nella descrizione delle fasi del popolamento della Sicilia lo storico indica, che dopo i
FENICI, i CICLOPI ed i LESTRIGONI, arrivarono sull'isola i SICANI che erano IBERI e
prendevano il nome dal fiume Sicano in Iberia da dove erano stati scacciati dai LIGURI.
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