HOMO
SAPIENS SAPIENS - "CRO MAGNON"
(IN LIGURIA)
(di Guido Zunino)
' HOMO SAPIENS-SAPIENS, evoluzione dal precedente HOMO
SAPIENS, si affaccerà in Europa ed in Asia circa 60.000 anni fa,
proveniente
dall'Africa orientale dove si era evoluto nel 200.000 a. C.
Raggiungerà anche l'Australia, riuscendo persino a superare alcuni tratti di
mare, e le Americhe (tra 15.000 e 12.000 anni fa), scendendo dal nord attraverso
lo stretto di Bering ghiacciato e poi attraverso l'Alaska e il Canada,
arrivando a colonizzare tutte le Americhe fino alla Terra del Fuoco sotto
l'Argentina.
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Cranio di CRO MAGNON |
In Europa in 10.000 anni si
sovrapporrà nei territori occupati dal preesistente HOMO di NEANDERTHAL stanziandovisi e sopravanzandolo
tecnologicamente perchè più intelligente,
migliore costruttore di utensili, con una forma di linguaggio più evoluto, e più
versatile rispetto all'ambiente.
Fisicamente più alto anche se meno robusto risulterà più
adatto al nuovo clima pre-postglaciale (Glaciazione di WÜRM) e diventerà
in Europa l' HOMO di CRO-MAGNON.
Il nome "CRO MAGNON" deriva dai resti di cinque
scheletri, ben conservati, trovati nel 1868 sotto un riparo di rocce nella
località omonima in Dordogna - Francia.
Di statura alta, atletico ma abituato a sopportare fatiche,
con il cranio dolicocefalo dalla volta appiattita ma con la fronte alta, ha una
capacità cranica media. La faccia risulta larga, con orbite oculari
basse e naso alto che probabilmente era stretto e prominente, anche le mascelle
risultano strette nelle vicinanze dell'arcata alveolare.
Assieme ai reperti ossei sono state rinvenute anche diverse
conchiglie perforate utilizzate evidentemente come monili ornamentali, la
datazione di quanto trovato in Dordogna è stimata intorno a 25.000 anni or sono.
La tipologia di questi resti , anche se
differente dagli altri resti della stessa epoca, verrà trovata anche in altre
zone sia in Europa che altrove, dimostrando così l'evoluzione della razza
in questa nuova forma.
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HOMO SAPIENS SAPIENS - "CRO MAGNON" |
L' HOMO di CRO-MAGNON viveva in tribù
formate da più gruppi famigliari (anche oltre 30 individui) economizzando così le energie nelle battute
di caccia, sviluppando le prime forme di espressioni figurative artistiche
o rituali, aiutandosi (in caso di difficoltà) all'interno della tribù e
creando quindi le prime forme di socialità elementare autoprotettiva.
L'espressione figurativa si manifesta nei siti di: PERIGORD,
LESPUGUE, BRASSEMPOUY in Francia; le forme più eclatanti sono però nelle
grotte di LASCAUX (Francia) e ALTAMIRA (Spagna).
La grotta di LASCAUX in Dordogna-Francia scoperta nel
1940 e formata da più ambienti è ricoperta da figure di animali (Bisonti,
Tori, Cervi, Cavalli) incisi e dipinti per scopi magico-rituali, eseguiti con
colori vivaci e a volte di notevoli dimensioni, durante il periodo AURIGNAZIANO.
La grotta di ALTAMIRA nella provincia di Santander in Spagna
(scoperta nel 1868 e studiata dal 1875) contiene dipinti in ocra rossa e nera di
Cervi, Cavalli, Bisonti e Cinghiali rappresentati in movimento o a riposo con
notevole realismo, eseguiti nel periodo MAGDALENIANO.
La produzione di utensili (periodi PERIGORDIANO e GRAVETTIANO)
si specializza e si affina molto realizzando utensili microlitici, utensili in
osso o in denti e zanne di animali, molto più funzionali per l'uso a cui sono
dedicati.
L'alimentazione, formata principalmente dalla cacciagione, è
integrata dalla raccolta di frutti selvatici e in alcune zone (iniziando dalla
valle del Nilo -
circa 16.000 anni or sono)
compaiono le prime coltivazioni di cereali.
Alla fine del periodo MAGDALENIANO in Asia e in Medio
Oriente inizieranno a comparire anche le prime ceramiche, oggetti molto
primitivi e d'uso domestico.
Nella evoluzione tecnologica dell'HOMO SAPIENS-SAPIENS
non si possono tralasciare le seguenti date:
12.000 a.C. = Invenzione dell'arco e delle frecce
11.000 a.C. = Sviluppo diffuso dell'agricoltura
10.000 a.C. = Sviluppo diffuso dell'allevamento del bestiame
9.000 a.C. = Primi agglomerati umani stabili in Turchia
3.500 a.C. = Nascita in Mesopotamia delle prime città-stato (UR)
3.500 a.C. = Prime forme di scrittura
2.500 a.C. = Prime imponenti tombe funerarie (PIRAMIDI)
La presenza dell' HOMO SAPIENS-SAPIENS in Liguria è ampiamente documentata già in epoche molto antiche, dai molti ritrovamenti di resti e di manufatti umani rinvenuti in varie grotte (ed attribuibili a vari periodi preistorici) specialmente in prossimità della costa o del primo entroterra.
Le grotte più importanti, dal punto di vista dei ritrovamenti che riguardano l'Homo Sapiens Sapiens sono:
Grotte dei " BALZI ROSSI" (Comune di GRIMALDI)
Grotta delle "ARENE CANDIDE" (Comune di FINALE LIGURE)
GROTTE DEI BALZI ROSSI
Il complesso delle caverne e grotte chiamate "BALZI ROSSI" (a causa del colore del terreno ricco di ossido ferroso circostante) si trova vicino al confine francese sul monte BELLINDA nel comune di GRIMALDI tra le città di VENTIMIGLIA e MENTONE a strapiombo sul mare, è composto da molti siti:
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Grotte dei BALZI ROSSI |
BARMA del BAUSU DA TURE (Oggi distrutta)
BARMA GRANDE
Cavernette della CAVA
Grotta del CAVIGLIONE
Grotta COSTANTINI
Grotta dei FANCIULLI
Grotta di FLORESTANO
Grotta GERBAI
Grotta GRIMALDI
Grotta del PRINCIPE
Grotta VORONOV
Riparo BOMBRINI
Riparo LORENZI
Riparo MOCHI
Sito dell'EX BIRRERIA
Sito dell'EX CASINO'
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Tipici Reperti LITICI del periodo |
In alcune grotte sono stati trovati vari scheletri umani (tra
cui "L'UOMO DI MENTONE" , ora al Museo de l'homme a Parigi)
appartenenti al genere CRO-MAGNON (Homo Sapiens-Sapiens, 25.000 anni a.C.) del
Paleolitico Superiore (periodi AURIGNAZIANO e GRAVETTIANO ).
Sono state rinvenute anche diverse sepolture (doppie e
singole), pitture parietali, incisioni rupestri, sculture in pietra, oggetti d'uso quotidiano ed
utensili litici in pietra scheggiata di vario genere.
Nella grotta dei FANCIULLI sono state trovate due sepolture
doppie e due singole. Nella prima delle sepolture doppie si
trovavano: un adolescente ornato con quattro file di conchiglie marine ed una
donna anziana con due bracciali dello stesso tipo; nella seconda doppia due
bambini. Nelle due singole vi erano in una il corpo di un uomo
e nell'altra il corpo di una donna.
Nella BARMA GRANDE nel 1892 si trovarono sei reperti dei
quali uno carbonizzato.
Nella grotta del CAVIGLIONE si trovarono i resti sotterrati
di un corpo adulto ed un cavallo inciso sulla parete.
GROTTE DI FINALE LIGURE
Le grotte che si trovano nel territorio di FINALE LIGURE in provincia di SAVONA sono state abitate già in epoca molto antica ed attribuibile al periodo che stiamo esaminando, e sono principalmente:
Caverna delle ARENE CANDIDE (Homo di CRO MAGNON)
Caverna delle FATE (Homo di NEANDERTHAL)
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Resti umani MESOLITICI |
La caverna delle ARENE CANDIDE,
che prende il nome da una duna di sabbia silicea chiara (trovata all'epoca
dell'esplorazione) presso il promontorio della CAPRAZOPPA, si trova a circa 90
metri sul livello del mare presso Finale Ligure.
In essa sono state rinvenute molte sepolture sia singole che
doppie e, dato l'elevato numero dei reperti rinvenuti stratificati su più
livelli, si pensa che potesse essere utilizzata come necropoli a partire dal
PALEOLITICO SUPERIORE (20.000 anni fa) fino al MESOLITICO (collocabile per l' Europa tra il 10.000 e il 5.000).
Nel primo livello comprendente lo strato più antico (25.500
- 15.000 anni fa) sono stati trovati i resti di un adolescente di 12 o 14 anni
(detto "il Principe") con un ricco corredo funerario e con dell'ocra a
riempire una grande ferita (causa della morte) alla testa e alla spalla.
Nel secondo livello (12.000 - 10.000 anni fa) si trovavano
più di venti sepolture di individui compresi otto bambini (da neonati a
12 anni), quindi veniva utilizzata come una vera necropoli.
La Caverna delle ARENE CANDIDE non è attualmente ancora aperta alle visite pubbliche e molti dei reperti ivi trovati sono ora in visione presso il Museo di Archeologia Ligure di Genova.
Nei millenni, posteriori all'era glaciale, le condizioni climatiche erano molto simili a quelle del periodo attuale e l'uomo preistorico si diffuse in molti territori europei ed italiani dedicandosi prima alla caccia e alla raccolta dei frutti selvatici poi, impoverendosi i branchi selvatici di animali di grosse dimensioni si dovette applicare alla cattura di animali di più piccola taglia.
Le tribù costiere, per sopravvivere, iniziarono a raccogliere anche molluschi marini trovati sulla riva del mare, mentre le tribù stanziate più all'interno si specializzarono nella raccolta dei semi di alcune graminacee e alla successiva loro coltivazione, creando le premesse dell'avvento dell'agricoltura e dell'allevamento di animali addomesticabili, abbandonando il nomadismo del "cacciatore" ed iniziando forme di vita più sedentarie e con una organizzazione sociale a livello di tribù più ampia.