GLACIAZIONI
Processi che, a seguito di un notevole
raffreddamento climatico, hanno favorito l'espansione dei
ghiacci su vaste parti della superficie terrestre, ricoprendo non solo le cime
delle montagne, ma anche valli e pianure, modificando le condizioni ambientali
di interi continenti.
Le cause che hanno prodotto questi processi non sono
ancora completamente note, anche se ampiamente studiate da molti scienziati,
attualmente vengono attribuite a più fattori: composizione chimica
dell'atmosfera, disposizione dei continenti sulla superficie della terra,
modifiche dell'orbita terrestre o di quella solare, variazioni della
inclinazione dell'asse terrestre.
Durante questi
periodi glaciali, a causa del concentrarsi di acqua ghiacciata in alcune zone della
terra, il livello dei mari diminuiva anche di centinaia di metri, permettendo in
epoche più recenti il movimento della fauna da una zona all'altra della terra.
I primi studi approfonditi sulle glaciazioni più recenti furono fatti tra il
1825 e il 1833 da Jean de Charpentier e pubblicati nel 1840 da Louis Agassiz,
nel suo libro "Ètude
sur les glaciers" .
NOME |
PERIODO |
Anni fa
(milioni) |
CARATTERISTICHE |
ARCHEANA |
PRECAMBRIANO |
3200 |
- Enorme glaciazione che ricoprì quasi tutto il pianeta,
dovuta probabilmente alla maggiore inclinazione dell'asse terrestre
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HURONIANA |
PALEOPROTEROZOICO |
da 2400
a 2100 |
-
Gruppo di glaciazioni di antica datazione
|
STURTIANA |
CRYOGENIANO
(Neoproterozoico) |
800
|
-
Glaciazione molto estesa, con i ghiacci che raggiunsero
la linea dell'equatore
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MARINOANA
(o VARANGER) |
CRYOGENIANO
(Neoproterozoico) |
da 700
a 650 |
- Glaciazione talmente estesa che darà origine alla
voce: "Terra a palla di neve"
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ANDEANA
(o SAHARIANA) |
ORDOVICIANO
(Paleozoico) |
da 450
a 420 |
-
Importanti e vaste tracce di modellamento del territorio attribuibili
a questa antica glaciazione sono state rilevate nel deserto del Sahara
|
KAROO
(o
PERMIANA) |
CARBONIFERO
(Paleozoico) |
da 360
a 260 |
-
Ha interessato essenzialmente l'emisfero australe
|
EOCENICA |
CENOZOICO
(Terziario) |
53 |
-
Importante espansione dei ghiacci nella zona delle Montagne Rocciose in America
|
MIOCENICA |
MESOZOICO
(Terziario) |
26 |
-
Poco conosciute le glaciazioni di questo periodo
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PLEISTOCENICA |
NEOZOICO
(Quaternario) |
1,550 |
-
Ricoperte dai ghiacci: Canada, Alasca, America nord, Islanda Scozia,
Scandinavia, Germania, Paesi Baltici, Russia, Europa Centrale, Regione
Alpina
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PRE PASTONIAN |
da 1,300
a 0,800 |
- Ulteriore suddivisione glaciale del Pleistocene
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DONAU I |
da 0,600
a 0,585 |
- Suddivisione del Donau
- Paleolitico Inferiore
|
DONAU II |
da 0,550
a 0,540 |
- Suddivisione del Donau
- Paleolitico Inferiore
|
GÜNZ |
da 0,520
a 0,480 |
- Compare in Europa l'Homo Erectus
|
MINDEL |
da 0,450
a 0,240 |
- Compare in Africa l'Homo Sapiens
|
RISS |
da 0,210
a 0,120 |
- L'Homo Sapiens inizia il suo spostamento verso
l'Europa
|
WÜRM |
da 0,080
a 0,010 |
- Compare in Europa l'Homo Sapiens (Neanderthal)
- Paleolitico Medio e Paleolitico Superiore
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Le ultime glaciazioni del
Pleistocene(Donau, G ünz, Mindel, Riss, Würm) vennero
così denominate dagli studiosi A.Penck ed E.Brückner tra il 1901 e il 1909
seguendo il nome in tedesco del Danubio(Donau) e di alcuni affluenti bavaresi,
tra i 300 che il lungo fiume ha.
Queste denominazioni sono però seguite solo in Europa centro-meridionale ed alpina, mentre in altre
parti d'Europa e del mondo questi periodi glaciali assumono nomi diversi:
Nome
Alpino |
Nome
nord
Europeo |
Nome
nord
Americano |
Nome
Inglese |
DONAU |
------ |
------ |
------ |
GÜNZ |
MENAPIAN |
NEBRASKAN |
BEESTONIAN |
MINDEL |
ELSTER |
KANSAN |
ANGLIAN |
RISS |
SAALE |
ILLINOIAN |
WOLSTONIAN |
WÜRM |
WEICHSEL o VISTULA |
WISCONSIN |
DEVENSIAN |
Ecco come si suppone si estendesse la glaciazione durante il
periodo denominato
Quaternario.
La Glaciazione ricopriva tutto il nord Europa, Groenlandia, Alaska
e parte del Canada |
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A fianco sono rappresentate le fasi del ritiro della calotta
glaciale sul nord dell'Europa.
Ad ogni fase corrisponde una datazione in cui sono riportate le
date calcolate con il metodo delle "varve" (depositi marini o
lacustri le cui caratteristiche dipendono dalla vicinanza dei fronti
glaciali).
Esattamente: un preciso metodo di misurazione consiste
nel valutare quegli isotopi dell'ossigeno (il 16 e il 18) che si trovano nel
guscio delle conchiglie fossilizzate dei "Foraminiferi"
(vita unicellulare presente nel "Placton"
oceanico), poiché il Carbonato di Calcio, contenuto nel guscio di queste
conchiglie, varia a seconda se la conchiglia ha vissuto in acque calde o
fredde.
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