I  SANTUARI  DELLA DIOCESI DI  GENOVA

Santuario  N.S. VIRGO POTENS
"A Madonna"

di  Luciano dr. VENZANO
Accademico Esperto Campo Scienze Storiche
(Accademia Archeologica Italiana
)

 

IL  SANTUARIO  OGGI

l tempio è orientato con l’abside a levante secondo l’antica usanza cristiana.     La facciata, di linea neo classica, semplice e severa è alta m. 14.    Sopra il portale, al centro di un riquadro rettangolare, è stata murata una tavola di ardesia sulla quale è dipinta l’effigie di Maria Santissima nel tipico atteggiamento della “Madre di Misericordia”.

Statua della Madonna "Virgo Potens"

     L’interno ha una lunghezza di metri 28 ripartiti tra i metri 17,85 dell’unica navata, i metri 7,50 del presbiterio e i metri 2,65 del coro.     Presbiterio e coro, in gran parte occupati dall’altare e dal basamento della grande edicola, hanno una larghezza di metri 3,60 che però raggiunge i metri 5,40 in corrispondenza delle balaustre laterali che separano il presbiterio dagli ambulacri.
     L’altare è in marmo bianco; ha la forma di un sarcofago leggermente convesso e rastremato verso la base.       Sopra le alzate in marmi policromi si trova l’edicola nella quale è stata collocata la venerata immagine della “Virgo Potens”.
     Ai lati del dossale sulla sinistra c’è la statua di Sant’Anna e sulla destra San Gioacchino.     Le due statue sono attribuite alla scuola del Maragliano.
     Sopra l’altare, nella volta a quattro vele, due sono chiuse da lunette, un bell’affresco (probabilmente del Grana) in un ovale interrotto da convolvo ripropone la scena dell’Annunciazione.

Crocefisso del Maragliano

     L’ornato (come quello della chiesa) è di Varni e Benvenuto.
     Lateralmente al presbiterio due logge del XVIII secolo con volta visibile medioevale a crociera.
     La larghezza minima della navata è di metri 6,85; la massima (ossia quella che comprende la profondità delle arcate) è di metri 9,45.
     La volta e le pareti (esclusa la parte aggiunta) sono decorate con pitture, stucchi e dorature.     La volta è a botte con vele e pennacchi in corrispondenza delle lunette in parte disposte a finestra.
    Nel centro della volta in un grande ovale un affresco di Virgilio Grana ricorda la glorificazione di San Lorenzo.
     Ai lati della porta d’ingresso nel 1968 sono state collocate due grandi tele (3,50 x 1,90), quella di destra raffigura San Francesco Saverio.
     Nella prima arcata vi è l’altare in cotto dedicato a Sant’Antonio.
Nella seconda arcata vi è un quadro (sec. XVIII) di San Francesco di Sales.
L’ultima arcata sulla destra ha nel suo centro il quadro di San Giuseppe.

Crocifisso trecentesco di scuola toscana
(tela su legno)

     Sulla parete di fondo, in una cappelletta, domina un crocifisso del XIV secolo dipinto su tela incollata sul legno.
     Sulla parete destra della cappella è stata collocata la parte superiore di un affresco del XIV-XV secolo.
     La cappella è ornata da antichi ex-voto.

Tondo di San Giovanni Battista de Rossi

     Nel coretto si trova un tondo raffigurante San Giovanni Battista de Rossi in gloria, sacerdote romano ma originario di Voltaggio.     Rara raffigurazione di uno dei tanti santi dimenticati.
     Nella quarta arcata di sinistra viene custodita una pala di scuola fiamminga raffigurante una crocifissione che, per la presenza di elementi tipici della scuola olandese, fa ritenere che possa essere databile non oltre il XV secolo.
     Nell’arcata successiva vi è l’altare dedicato a San Lorenzo (attribuito a Domenico Piola - 1627-1703).
     Nella seconda arcata, si trova una raffigurazione della santa genovese Caterina Fieschi-Adorno.
     Nella prima arcata un quadro rappresenta San Carlo Borromeo e San Vincenzo Ferreri.
     Sulla parete di fondo, a sinistra dell’ingresso, una tela raffigura Sant’Ignazio in contemplazione.
     Merita una visita anche il vecchio chiostro dell’antico monastero che, pur deteriorato dal tempo e da maldestri restauri, conserva una sua bellezza e originalità.
     I mortiarensi fecero tutto da soli.     Per fare presto neanche spianarono il terreno per cui il pavimento è pendente da est a ovest.

Dove si trova il Santuario

      Il deambulatorio fu delimitato sul lato interno da un muretto di sassi e calce.
     Su questo basamento costruirono i 28 pilastri piuttosto bassi e tozzi che formano il chiostro.     Nel settecento preferirono rivestire i pilastri con intonaco.
     Sopra il chiostro sul lato nord (ossia quello addossato alla chiesa) e su quello ovest i canonici costruirono altre celle alle quali si accedeva dal loggiato che sovrasta il colonnato del chiostro.
     Nel tempo il loggiato fu completamente murato: solo qualche finestrella dava luce all’interno.
      Sono state rimesse in evidenza la linearità e la bellezza.     Sull’angolo nord-est si eleva il campanile nel quale sono state collocate tre campane.
     Oggi nel chiostro oltre all’archivio e ai locali per le associazioni vi sono le abitazioni per il Parroco e per il Cappellano mentre la parte sopraelevata è stata sistemata in appartamenti dati in locazione.
      Il Padiglione sopra il pozzo è una peculiarità notevole in quanto, normalmente, i pozzi nei chiostri occupano il centro e sono aperti per ricevere l’acqua piovana.
     Parrocchia perfettamente funzionante, oggi è gestita da un giovane prete con tanta voglia di fare, e quest’anno festeggia il 4 febbraio la terza ricorrenza centenaria di permanenza dell’effige miracolosa.
 

(RITORNA)

 

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