I SANTUARI DELLA DIOCESI DI GENOVA
Eremo di SANT'ALBERTO
di
Luciano dr. VENZANO
Accademico Esperto Campo Scienze Storiche
(Accademia Archeologica Italiana)
LE CURIOSITA'
Paliotto con visione
dell' Eremo prima del 1632 - (Manesseno)
ogicamente il maggior sviluppo del culto si è avuto a Sestri Ponente
dove, sino a pochi anni fa, la festa del Santo era il vero centro di
interesse religioso della cittadinanza, dopo il Santo Natale e la
Pasqua.
Quadri, paliotti, statue e quant’altro sono reperibili nei
seguenti luoghi religiosi a Sestri Ponente:
Vi sono poi tre confraternite dedicate al Santo: a Manesseno
dove si può vedere un magnifico paliotto dipinto, ed esistono tuttora anche una confraternita a
Gallaneto ed un’altra a
San Siro di Struppa.
Quest’ultima è proprietaria di una statua attribuita al
Maragliano, contornata da quattro putti e dal lupo con il bambino, appartenenti
questi ad altra statua e altro artista.
E’ ormai estinta una confraternita a Sant’Ilario.
Il culto è vivo ancora a:
E’oramai estinto a:
Una notizia curiosa è
quella inerente alle litanie in dialetto che erano cantate prima che il
Visitatore Apostolico Mons. Bossio, ne vietasse l’uso perché in dialetto:
Un altro detto poi viene riportato dalle tradizioni
popolari con un’accezione macabra, e associa Sant’Alberto al patrono di Genova e
al santo primate: Il riferimento è agli annegati, forse frequenti, in un
periodo storico in cui la tutela di chi lavorava sul mare era certamente minima. Essendo naturale arrivare per mare nei giorni di festa dei due patroni e del
primo successore di Cristo, in un periodo in cui esistevano poche, malandate e
disagevoli strade.
Sant'Abertu u vegne de luggiu
Sant’Alberto viene di luglio
mi dinae nu me n'ammuggiu
io
soldi non ne metto da parte
Sant'Abertu u l'è passou
Sant’Alberto è passato
mi dinae nu n'ho amuggiou
io
soldi non ne ho messo da parte
San Gian Battista u ne vo
San Giovanni Battista ne vuole
un in ta so pelissa,
uno nella sua pelliccia
Sant’Abertu u ne vo
Sant’Alberto ne vuole
un in tu so desertu
uno nel suo deserto
San Pe u ne vo
San Pietro ne vuole
un cun le
uno con lui
Ultima curiosità, ultimamente è stata infissa sul Monte Contessa una croce alta
metri 5,50, ovvero quanto quella che poi diede origine al
Santuario del Gazzo
dirimpetto l’Eremo.
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