Racconto di un illustre forestiero:
AL - IDRISI

( di Sara  Zunino)

PORTOVENERE                     Stemma del comune di Portovenere
(Comune in provincia di La Spezia: Abitanti=4.000circa  Superficie=7Kmq)

     Il caratteristico comune si trova all'estremità sud del promontorio che forma ad occidente il golfo della Spezia, ed è posto di fronte alle isolette: Palmaria, Tino e Tinetto.     Di queste isole solo la Palmaria (posta di fronte all'antico borgo di Portovenere e da esso separata da un brevissimo tratto di mare) è abitata solo parzialmente.
Veduta satellitare zonale del golfo della Spezia
Carta con mappa territorio del golfo della Spezia (da: A.T.P.-LA SPEZIA E LA SUA PROVINCIA-La Spezia 1997)
     Le prime origini dell'abitato vengono attribuite alla formazione spontanea di un borgo di pescatori già dal
VI secolo a.C., anche se le prime notizie certe e datate storicamente risalgono solamente al 150 d.C. (Claudio Tolomeo), e al 161 d.C. (Antonino Pio).
     L'agglomerato primitivo  delle case dei pescatori identificato come "Castrum Vetus", ora non più visibile perché andato perduto nelle tante vicissitudini storiche, era situato dove ora si trova l'attuale piazza Spallanzani.
PORTOVENERE: Piazza Spallanzani (da: A.T.P.-LA SPEZIA E LA SUA PROVINCIA-La Spezia 1997)
     L'arcaico nome
"Portus Veneris" , deriva dalla presenza sullo scosceso promontorio dell'Arpaia di un antico tempio dedicato a Venere Ericina su cui verrà poi edificato, ai primordi del Cristianesimo, un luogo di culto paleocristiano e sul quale nel 1256 i Genovesi (in ringraziamento dell'aiuto dato loro dai "portoveneresi" nella conquista del Castello di Lerici) erigeranno in stile "Gotico-Genovese" l'attuale chiesa di San Pietro.

PORTOVENERE: Pianta dell'antico Borgo (da: Liguria Territorio e Civiltà-LE CINQUE TERRE-Sagep Ed.-Genova 1979)
PORTOVENERE: Pianta dell'antico Borgo (da: Liguria Territorio e Civiltà-LE CINQUE TERRE-Sagep Ed.-Genova 1979)

Il promontorio di PORTOVENERE (da: LIGURIA e Cote d'Azur-Ed KINA ITALIA-Milano)
Panorama con Promontorio di PORTOVENERE

      Nell'epoca della dominazione romana i "Liguri orientali" oppongono una strenua resistenza all'espansione di Roma fino alla metà del II secolo; dopo, sia per il riconoscimento della struttura sociale esistente che per le importanti opere viarie della regione potenziate e rese sicure con rilevanti lavori, e sia per alcuni insediamenti strategici di controllo del territorio, la Liguria sarà inserita come provincia romana a tutti gli effetti, anche se molti centri di costa e dell'entroterra manterranno una certa autonomia nell'organizzazione politica, alleandosi a volte gli uni contro gli altri.
     Alla caduta dell'Impero Romano la Liguria sarà invasa da:
Ostrogoti, Bizantini e Longobardi (questi ultimi distrussero il borgo di Portovenere nel 643 d.C.), e tra l'VIII e IX secolo le incursioni dei pirati saraceni (stanziati a Frassineto in Provenza) saranno devastanti per tutti i paesi della costa non fortificati.
      Alla metà del
X secolo  BERENGARIO II divide la Liguria in tre Marche (Arduinica, Aleramica, Obertenga) che molto spesso saranno in netto contrasto tra di loro, con estenuanti lotte fratricide.
     La cittadina di
Portovenere ebbe molta importanza nel Medioevo quando costituì un importante caposaldo-baluardo di Genova nella sua lotta contro Pisa
.

PORTOVENERE: Chiesa di San Pietro
Chiesa di San Pietro

PORTOVENERE: Chiesa di San Lorenzo
Chiesa di San Lorenzo

PORTOVENERE: il Castello
Il Castello

PORTOVENERE:Porta ingresso BORGO con affresco del 1494 (da: LIGURIA e Cote d'Azur-Ed KINA ITALIA-Milano)
PORTA con affresco del 1494

      
Genova nel 1113(come ricorda la targa posta sulla porta principale del borgo: "Colonia Januensis 1113") acquista Portovenere dai signori di Vezzano, fortificandola come importante e strategico caposaldo.
     Il borgo, tipicamente ammassato ai piedi del castello, presenta molti monumenti interessanti tra i quali le chiese di
San Pietro e San Lorenzo, il "Castello", la fontana posta sopra la "Cisterna Pubblica"
costruita dai Genovesi, l'affresco del
1494 posto sopra la porta del borgo e raffigurante la "Madonna Bianca" patrona della cittadina.
     La chiesa di
San Pietro, consacrata nel 1198, originariamente nasce su una pianta di tempio di tipo "siriaco" del V secolo, viene risistemata nel XIII secolo con facciata a strisce bianche e nere (stile tipicamente genovese detto "Gotico Genovese"), e sarà poi
ricostruita nella forma attuale tra il 1931e il 1935.
      Dal
1098 al 1116 fu edificata la chiesa di San Lorenzo, sui resti di un probabile tempio dedicato a Giove, e sarà consacrata da papa INNOCENZO II nel 1130, e dal quale nel 1133 l'Arcivescovato di Genova otterrà la dipendenza canonica del monastero di San Venerio situato nell'isola del Tino.     Danneggiata nel 1340 da un incendio e
dalle invasioni Aragonesi sarà restaurata tra il 1494 e il 1582,      La chiesa di San Lorenzo conserva notevoli opere d'arte come: ancona marmorea attribuita a Mino da Fiesole, immagine della Madonna Bianca del XIV secolo, trittico del XV secolo sull'altar maggiore, ed in sacrestia cofanetti dì avorio arabo-fenici e bizantini, alcune colonne di Marmo nero di Portoro.
     Nel
1139 si inizierà la struttura urbanistica del borgo con la "Via Pubblica" dalla spiaggia al "Castrum Vetus", e nel 1161 con la costruzione del Castello su di una struttura fortificata preesistente, di origine pre-genovese (completato poi nel XVI secolo), e delle mura che circondavano l'abitato, la colonia assumerà decisamente  l'aspetto di un sicuro borgo fortificato.
     Dopo il XIV secolo acquisterà, sia dal punto di vista strategico e sia come controllo dell'ampio golfo antistante, molta importanza il suo Castello, che fortificato adeguatamente, si opponeva in modo valido alle improvvise scorrerie dei pirati.

      Dopo questo periodo la storia della zona coinciderà con le vicende di
Genova, fino al XV secolo quando, gli Aragonesi distruggeranno il borgo vecchio lasciando solamente lo spazio tra il borgo nuovo e la chiesa di San Pietro, come lo possiamo vedere oggi.     La cittadina inizierà così il suo declino di "borgo-fortezza".     Del vecchio borgo sono rimaste solo alcune tracce degli antichi muri che testimoniano la sua antica struttura tipicamente a reticolo realizzata con singole case indipendenti.
     Dopo le successive dominazioni: piemontese, francese, austriaca, il controllo del territorio passerà sotto il Regno di Sardegna, per poi essere pienamente Italiano.

Arcipelago 'Golfo dei Poeti': PALMARIA,TINO, TINETTO
Arcipelago "Golfo dei Poeti"

     Nell'isola Palmaria, facente parte dell'
"Arcipelago Golfo dei Poeti" e che prende il nome da "Balma" cioè Grotta,  si trova appunto l'antica "Grotta dei Colombi" in cui sono state rinvenute importanti tracce dell'uomo preistorico come: resti ossei umani ed animali e strumenti litici attribuibili all'epoca Neolitica chiamata "Grimaldiana".
     Nella seconda isola dell'arcipelago: il Tino si trova la chiesa dedicata a San Venerio.     La Chiesa fu edificata nel XI secolo sulle fondamenta di una precedente cappella paleocristiana risalente, quasi certamente, al VII secolo.

Celebre marmo di PORTORO detto anche di PORTOVENERE
Marmo "PORTORO"
(Marmo nero di Portovenere)

     Per quanto riguarda le risorse naturali, molto note sono le  coltivazioni orticole a
"fasce", e la rinomata produzione di vino e di olio.     Sono invece praticamente esaurite purtroppo le vicine cave di "PORTORO" (presso la "Grotta del Roccio" e l'insenatura del "Pozzale"), il celebre marmo espressamente noto come: "Marmo nero di Portovenere".     Un marmo, venato e policromo (costituito da elementi brecciati di colore nero intenso e lucente con alcune venature giallo-dorate), originario del periodo Giurassico, facilmente lavorabile e lucidabile a specchio.
     Dal
1997  Portovenere, assieme alle Cinque Terre, all'isola Palmaria, alle isole del Tino e del Tinetto, sono stati dichiarati dall' UNESCO, in campo naturalistico, "Bene appartenente al Patrimonio dell'Umanità".
     Il
20 settembre 2001 viene istituito il "Parco Naturale Regionale di Portovenere" che comprende l'Arcipelago delle tre isole: Palmaria, Tino e Tinetto, detto anche "Arcipelago Golfo dei Poeti".
     Nel
2006 al porto turistico della cittadina, denominato  "Marina di Portovenere" è stata assegnata, come valido riconoscimento dei servizi attivati e dell'ambiente incontaminato, la "Bandiera Blu" .
    

 

 

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