I SANTUARI DELLA DIOCESI DI GENOVA
Santuario N.S. della MISERICORDIA
"Monte GAZZO"
di
Luciano dr. VENZANO
Accademico Esperto Campo Scienze Storiche
(Accademia Archeologica Italiana)
LA STORIA
Monte Gazzo1931 - Pellegrinaggio al
Santuario per il compleanno di 40 anni (Leva 1891)olti autori hanno scritto sul Monte Gazzo e sul Suo santuario, quello che segue è un
sunto di quanto già esposto da sopraddetti studiosi che indico direttamente in
bibliografia a fine articolo.
Nel 1660 il Senato approvò la costruzione della
Cappella. I lavori, quasi certamente, procedettero con lentezza, visto che
soltanto nel 1700 (e l’edificio non era ancora ultimato) fu richiesta al Senato
quale prassi doveva essere seguita per avere il nulla osta alla celebrazione
delle SS. Messe. L’Arcivescovo eleggeva come suo delegato lo stesso Parroco di
San Giovanni Battista per impartire la benedizione sia al Luogo Sacro, sia alla
sacra suppellettile da usare per la S. Messa.
La ricorrenza del primo centenario
della statua diede l’occasione per l’ampliamento. L’ampliamento rispondeva ad
una esigenza pratica, ma ebbe lo svantaggio di nascondere parzialmente agli
sguardi della popolazione la statua, le cui proporzioni gigantesche erano state
pensate perché potesse essere veduta dai “villici” del borgo sottostante.
Nel 1798 il Consiglio dei sessanta emanò la legge sulla divisione del territorio
Ligure in giurisdizioni. Sestri fu smembrato in due “Municipalità”: quella del
Borgo (Sestri a Ponente) e quella di “San Giovanni Battista”. La chiesa fu
assegnata in proprietà al Comune di San Giovanni Battista.
Nel 1884 l’edificio
era in condizioni così precarie che si temeva per la stabilità. Ho già ricordato
l’ampliamento del 1757 in occasione del primo centenario della peste: non è
ancora quello definitivo che avverrà nel 1854, ma già al tempo in cui il
Santuario divenne proprietà del Comune di San Giovanni Battista, i fedeli
principiarono a partecipare sempre più numerosi alle funzioni nella chiesa del Gazzo talché il
14 settembre 1800 - nonostante il primo ampliamento - si dovette
celebrare la Messa all’aperto.
La notorietà della chiesa del Monte Gazzo
cominciava ad uscire dalla cerchia sestrese e dal 1835 iniziarono a pellegrinare
al nostro Santuario parrocchie, confraternite, associazioni sacerdotali e
laicali.
Nel 1850 hanno inizio i lavori di ampliamento;
si allarga la chiesa di m. 3 per lato, trasformando la pianta da una a tre
navate: i lavori vennero ultimati nel 1854. Nel corso di questi lavori (1853)
vengono costruiti l’orchestra e due altari laterali, in marmo e in cotto,
dedicati rispettivamente a S. Carlo e a San Gaetano: l’anno successivo si
provvede ad abbellire il Santuario con l’altare maggiore in marmo.
Nel 1856 il
vecchio ospizio viene ingrandito: ora il pellegrino poteva disporre di due ampi
saloni e di 22 camere; si provvede anche all’abitazione del custode, unita
all’ospizio con un cavalcavia. Contemporaneamente si diede inizio alla
costruzione del fabbricato dell’osteria con annessa una piccola casetta.
Nella
ricorrenza del 2° Centenario viene ripresa e completata la costruzione del
campanile, alto m.10.
1873, 8 giugno: lo scultore savonese Antonio Brilla demolisce e ricostruisce sulle misure della precedente
la statua della “Madonna della Misericordia”.
Solo nel 1894 viene realizzato l’ampio piazzale a nord della chiesa. Quando il regime fascista decretò di unire nella grande Genova tutti i comuni
limitrofi, il santuario passa in proprietà al nuovo Comune.
Nel 1928 il piazzale
viene allargato ed alberato; il Prof. Luigi Venzano restaura il grande simulacro
della Madonna, e, nell’interno, vengono rinnovati gli affreschi e le tinte.
Dal 1945, per voto emesso da tutte le Parrocchie di Sestri (allora erano solamente
quattro) in ringraziamento alla SS. Vergine per la protezione concessa, gli
abitanti della delegazione nella festa del Primo Maggio salgono al Santuario per
rinnovare alla Madre Celeste l’espressione di riconoscenza.
Nel dopo guerra, con
lo sviluppo della motorizzazione, il Rettore don Luigi Polleri intuì che la vita
del Santuario era ormai legata ad una carrozzabile, per cui, sbrigati i
necessari adempimenti burocratici, nel 1952 diede inizio ai lavori che vennero
portati a termine dal successore, don Giulio Bovero, il 10 settembre 1967.
Nel
1973 sotto la direzione tecnica dell’Arch. Ing. Giusto Gaggero si dà inizio ai
lavori demolendo la facciata del tempio per potervi entrare con escavatrici e
macchine edili. Abbassato il pavimento del presbiterio, demoliti i due altari
laterali e i locali retrostanti, vengono allungate le navate laterali con
l’aggiunta di due tribune. Il pavimento viene isolato dal terreno con un solettone; quindi, ricostruita la facciata, si procede al rifacimento del tetto
e delle volte delle tre navate: anche l’intonaco dei muri perimetrali viene
rifatto sia dentro sia fuori l’edificio. Si provvede alla posa del pavimento
marmoreo e, a destra, nel vano che in passato fu cisterna, viene ricavata la
nuova sacrestia.
1975: si procede alla ristrutturazione e al riammodernamento
dell’abitazione del Rettore.
Nell’anno 2002 vi è il cambio della guardia tra Don Montaldo e Don
Venzano, dovuto alla richiesta del primo, fatta all’Ordinario, di
poter avere altro incarico meno gravoso avendo superato l’età di settantacinque
anni (quella in cui i sacerdoti vengono messi “in pensione”).
Nell’aprile 2003
il santuario è visitato da Mons. Tarcisio Bertone, il nuovo arcivescovo. Prima
visita effettuata da lui nella delegazione.
Per chi volesse ulteriori precise notizie è utile consultare:
Manoscritto, Per una legale amministrazione nella L. le Pubblica Cappella di N.S. della Misericordia sul monte del Gazzo in parrocchia e comune di S. Giovanni Battista in Sestri Ponente, s.d., Archivio parrocchiale di San Giovanni Battista, n. 80, fol. II-VI.
L.C. CONTE, Il Santuario della Madonna del Monte Gazzo, Genova.
Annuario Ecclesiastico della Diocesi di Genova, 1928 Genova.
T. TUVO, STORIA DI UN COMUNE - San Giovanni Battista di Sestri Ponente, 1981 Genova.
P.R. RAVECCA, Il Santuario del Monte Gazzo a Sestri Ponente, 1992 Genova. (Quest’ultimo in vendita al santuario per pochi euro).
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