I  SANTUARI  DELLA DIOCESI DI  GENOVA

Santuario  N.S. della MISERICORDIA

"Monte GAZZO"

di  Luciano dr. VENZANO
Accademico Esperto Campo Scienze Storiche
(Accademia Archeologica Italiana
)

 

LA  STORIA

olti autori hanno scritto sul Monte Gazzo e sul Suo santuario, quello che segue è un sunto di quanto già esposto da sopraddetti studiosi che indico direttamente in bibliografia a fine articolo.
Nel 1660 il Senato approvò la costruzione della Cappella.     I lavori, quasi certamente, procedettero con lentezza, visto che soltanto nel 1700 (e l’edificio non era ancora ultimato) fu richiesta al Senato quale prassi doveva essere seguita per avere il nulla osta alla celebrazione delle SS. Messe.      L’Arcivescovo eleggeva come suo delegato lo stesso Parroco di San Giovanni Battista per impartire la benedizione sia al Luogo Sacro, sia alla sacra suppellettile da usare per la S. Messa.
   La ricorrenza del primo centenario della statua diede l’occasione per l’ampliamento.      L’ampliamento rispondeva ad una esigenza pratica, ma ebbe lo svantaggio di nascondere parzialmente agli sguardi della popolazione la statua, le cui proporzioni gigantesche erano state pensate perché potesse essere veduta dai “villici” del borgo sottostante.
     Nel 1798 il Consiglio dei sessanta emanò la legge sulla divisione del territorio Ligure in giurisdizioni.     Sestri fu smembrato in due “Municipalità”: quella del Borgo (Sestri a Ponente) e quella di “San Giovanni Battista”.     La chiesa fu assegnata in proprietà al Comune di San Giovanni Battista.
      Nel 1884 l’edificio era in condizioni così precarie che si temeva per la stabilità.    Ho già ricordato l’ampliamento del 1757 in occasione del primo centenario della peste: non è ancora quello definitivo che avverrà nel 1854, ma già al tempo in cui il Santuario divenne proprietà del Comune di San Giovanni Battista, i fedeli principiarono a partecipare sempre più numerosi alle funzioni nella chiesa del Gazzo talché il 14 settembre 1800 - nonostante il primo ampliamento - si dovette celebrare la Messa all’aperto.
      La notorietà della chiesa del Monte Gazzo cominciava ad uscire dalla cerchia sestrese e dal 1835 iniziarono a pellegrinare al nostro Santuario parrocchie, confraternite, associazioni sacerdotali e laicali.
      Nel 1850 hanno inizio i lavori di ampliamento; si allarga la chiesa di m. 3 per lato, trasformando la pianta da una a tre navate: i lavori vennero ultimati nel 1854.   Nel corso di questi lavori (1853) vengono costruiti l’orchestra e due altari laterali, in marmo e in cotto, dedicati rispettivamente a S. Carlo e a San Gaetano: l’anno successivo si provvede ad abbellire il Santuario con l’altare maggiore in marmo.
     Nel 1856 il vecchio ospizio viene ingrandito: ora il pellegrino poteva disporre di due ampi saloni e di 22 camere; si provvede anche all’abitazione del custode, unita all’ospizio con un cavalcavia. Contemporaneamente si diede inizio alla costruzione del fabbricato dell’osteria con annessa una piccola casetta.
     Nella ricorrenza del 2° Centenario viene ripresa e completata la costruzione del campanile, alto m.10.
     1873, 8 giugno: lo scultore savonese Antonio Brilla demolisce e ricostruisce sulle misure della precedente la statua della “Madonna della Misericordia”.
     Solo nel 1894 viene realizzato l’ampio piazzale a nord della chiesa.     Quando il regime fascista decretò di unire nella grande Genova tutti i comuni limitrofi, il santuario passa in proprietà al nuovo Comune.
     Nel 1928 il piazzale viene allargato ed alberato; il Prof. Luigi Venzano restaura il grande simulacro della Madonna, e, nell’interno, vengono rinnovati gli affreschi e le tinte.

Monte Gazzo1931 - Pellegrinaggio al Santuario per il compleanno di 40 anni (Leva 1891)

     Dal 1945, per voto emesso da tutte le Parrocchie di Sestri (allora erano solamente quattro) in ringraziamento alla SS. Vergine per la protezione concessa, gli abitanti della delegazione nella festa del Primo Maggio salgono al Santuario per rinnovare alla Madre Celeste l’espressione di riconoscenza.
     Nel dopo guerra, con lo sviluppo della motorizzazione, il Rettore don Luigi Polleri intuì che la vita del Santuario era ormai legata ad una carrozzabile, per cui, sbrigati i necessari adempimenti burocratici, nel 1952 diede inizio ai lavori che vennero portati a termine dal successore, don Giulio Bovero, il 10 settembre 1967.
     Nel 1973 sotto la direzione tecnica dell’Arch. Ing. Giusto Gaggero si dà inizio ai lavori demolendo la facciata del tempio per potervi entrare con escavatrici e macchine edili.      Abbassato il pavimento del presbiterio, demoliti i due altari laterali e i locali retrostanti, vengono allungate le navate laterali con l’aggiunta di due tribune.      Il pavimento viene isolato dal terreno con un solettone; quindi, ricostruita la facciata, si procede al rifacimento del tetto e delle volte delle tre navate: anche l’intonaco dei muri perimetrali viene rifatto sia dentro sia fuori l’edificio. Si provvede alla posa del pavimento marmoreo e, a destra, nel vano che in passato fu cisterna, viene ricavata la nuova sacrestia.
     1975: si procede alla ristrutturazione e al riammodernamento dell’abitazione del Rettore.
    Nell’anno 2002 vi è il cambio della guardia tra Don Montaldo e Don Venzano, dovuto alla richiesta del primo, fatta all’Ordinario, di poter avere altro incarico meno gravoso avendo superato l’età di settantacinque anni (quella in cui i sacerdoti vengono messi “in pensione”).
     Nell’aprile 2003 il santuario è visitato da Mons. Tarcisio Bertone, il nuovo arcivescovo.   Prima visita effettuata da lui nella delegazione.

 

     Per chi volesse ulteriori precise notizie è utile consultare:

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