I SANTUARI DELLA DIOCESI DI GENOVA
Santuario
di N.S. del BOSCHETTO
(Camogli)
di
Luciano dr. VENZANO
Accademico Esperto Campo Scienze Storiche
(Accademia Archeologica Italiana)
IL SANTUARIO OGGI
l santuario presenta la
facciata esterna molto semplice, a capanna, arricchita da un altorilievo
realizzato dallo scultore ungherese Balazs Berzsenyi raffigurante l’Epifania.
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Nel giugno 2004 viene inaugurato il nuovo portale.
La porta è stata progettata
dopo uno studio accurato della storia del santuario.
La forma architettonica
dell’ingresso è a botte, come si costruiva nel 1600; l’interno è ricco di
stucchi, dorature, sculture, affreschi e marmi.
La chiesa, inaugurata il 2
luglio 1631, si presenta oggi con alcune mutazioni: ha un’ampia navata (di metri
18 per 10,5) più altri 12 metri di presbiterio e due piccole navate laterali con
gli altari minori.
Nella volta del tempio si ammira un grande affresco
raffigurante l’Assunzione di Maria SS.ma in Cielo.
Nelle pareti della navata
spiccano quattro affreschi raffiguranti le quattro parrocchie di Camogli.
Sulla
balconata sovrastante la bussola d’ingresso è situato l’organo costruito da
Giacomo Locatelli nel 1896.
L’interno del santuario si presenta a tre navate
diseguali contornate dalla Via Crucis.
Il pulpito posa su un mensolone
a voluta, a destra nella navata centrale, è della prima metà del XVIII secolo,
di ambito culturale e produzione ligure, costruito in marmo policromo scolpito.
Il primo altare di sinistra è dedicato a S. Maria Maddalena.
Il dipinto, un
quadro a olio su tela, è stato eseguito nella prima metà del XVIII secolo ma non
si conosce l’autore.
Bella e grandiosa la cappella successiva dedicata a S.
Giuseppe. L’altare ha un paliotto che rappresenta la morte di
S. Giuseppe; in
marmo bianco scolpito, databile tra il 1890 e il 1895.
L’Altare di N.S. della
Consolazione, S. Agostino e S. Giovanni Bono fu eretto dalla corporazione dei
tessitori di seta.
Proseguendo, troviamo un piccolo antro dedicato a S. Giovanni
Bosco e poi la cappellina in ricordo delle apparizioni.
Il presbiterio è uno dei
pochi nel suo genere perché non ha il solito altare del rinascimento (o di stile
barocco) ma una vera edicola, una costruzione alta più di dieci metri,
completamente a sé che si stacca armoniosamente dallo sfondo del piccolo coro
costruito nella prima metà del XIX secolo, in legno scolpito e tornito.
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La Sacra Immagine della Madonna del Boschetto, dipinta tra la fine del 1400 e gli inizi del 1500, è arricchita da argento sbalzato e diamanti.
Nel 1818 vennero poste in capo le corone d’oro; nel 1901 furono aggiunti i diademi di diamanti.
La cornice che incorona la Sacra Immagine fu messa in seguito al voto fatto dai camogliesi per essere stati preservati dal terremoto del 1887.
L’altare maggiore nel suo insieme risale agli anni tra il 1662 e il 1666, ed è opera di Tomaso Orsolino che lo realizzò in marmo policromo scolpito.
Segue l’altare di san Filippo Benizi eseguito tra il 1780 e il 1799 da autore ignoto di scuola italiana.
Il terzo altare era dedicato a S. Filippo Benizi, fasciato in marmo dopo il 1681, attualmente è dedicato al Sacro Cuore; su di esso vi è una tela del XIX secolo.
Nel centro della navata destra
vi è l’altare dell’Addolorata, costruito tra il 1666 e il 1668 dallo scultore
Tomaso Orsolino su committenza di Francesco Maria Schiaffino.
E’ in marmo
policromo scolpito e misura cm 303 di larghezza per 99 di altezza.
Questo altare
è il più artistico e decorato, essendo dedicato alla Patrona dell’Ordine dei
Serviti.
Sotto l’altare dell’Addolorata è posta una scultura che ha come
soggetto la Pietà. Alta cm 82, è in marmo bianco scolpito e risale agli anni tra
il 1675 e il 1699.
Il gruppo venne collocato dove si trova, in seguito al
rifacimento dell’altare, ed è di buona fattura.
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Di questa cappella mostriamo
una foto, forse la più vecchia del santuario perché l’autore, Alfredo Noack,
morì nel 1895.
L’originale, che misura cm 27 per 22, porta incollata su un
cartoncino l’etichetta:
“N.S. Addolorata, che si celebra solennemente nella terza domenica di settembre, nel Santuario di N.S. del Boschetto in Camogli, per cura della Confraternita dell’Addolorata ivi eretta”. |
Il primo altare presso l’ingresso è dedicato a S. Pellegrino Laziosi. L’ancona rappresenta un episodio della vita del santo, quando Gesù Cristo, sceso dalla croce, risanò la gamba inferma di Pellegrino.
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