VEGIA ZENA - I Santuari di Genova: N.S. dell' ACQUASANTA

di Luciano dr. VENZANO
Accademico Esperto Campo Scienze Storiche
(Accademia Archeologica Italiana)

l 21 novembre 1832 si celebrò al santuario il matrimonio di Ferdinando II di Borbone, Re delle Due Sicilie, con la Principessa Maria Cristina di Savoia, figlia di Vittorio Emanuele I e di Maria Teresa d’Austria-Este.
Su espresso desiderio della sposa il rito nuziale si svolse con molta semplicità e, per quanto fu possibile, senza clamori: erano, infatti, trascorsi solo otto mesi dalla morte della madre e, per di più, il matrimonio le era stato imposto.
Il suo desiderio sarebbe stato infatti quello di prendere il velo nel Monastero delle Monache Turchine di Genova.
Ecco la breve cronaca della cerimonia ripresa dalla “Gazzetta di Genova”:

“Questa mattina le LL.MM. i nostri Sovrani, S.A.R. la Principessa, e le LL.MM. il Re delle Due Sicilie, e la Regina Vedova Maria Cristina, Zia degli Augusti Sposi, sono partiti alla volta del Santuario di Nostra Signora dell’Acquasanta, seguite dalle Reali Loro corti.
Giunta l’Augusta comitiva nel sacro tempio, furono celebrati i felici sponsali.
Sua Em. Rev.^ma il Cardinale Morozzo, Cav. del gran collare dell’Ordine Supremo della SS. Annunziata, compartì ai Reali Sposi la divina benedizione, accompagnata dai più sinceri voti di pace e prosperità di questa popolazione, che esultante per si avventurosa circostanza rinnova all’Augusto Ferdinando l’augurio, che or son tre mesi gli profferiva il suo fedele Abruzzese: --Iddio ti faccia immortale e sempre felice-- [Così esclamavano gli abitanti degli Abruzzi, in Teramo, mentre S.M. in mezzo alle universali popolari esclamazioni, transitava per quella parte, nel giro fatto per le sue provincie, poco dopo la sua elevazione al trono] ”.

Divenuta estremamente popolare tra la popolazione dell’Italia meridionale per la sua bontà, devozione ed attenzione ai bisogni delle classi popolari, Maria Cristina ebbe un regno molto breve: morì infatti poco più di tre anni dopo, il 31 gennaio 1836, assalita da febbre puerperale alcuni giorni dopo la nascita del suo primo bimbo, il futuro Re Francesco II.
Per la sua vita santa ed esemplare fu riconosciuta dalla Chiesa prima venerabile e poi Serva di Dio e fu aperto il processo di beatificazione.